Rieti, è morto Giulio Melilla, coach di una Sebastiani sfortunata

Giulio Melilla (qui con Amanda Lear) negli anni '80
RIETI - E’ morto Giulio Melilla, 71 anni, vecchia gloria del basket italiano degli anni ‘60 e ‘70, ex nazionale e poi allenatore. Un’ottima guardia-play...

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RIETI - E’ morto Giulio Melilla, 71 anni, vecchia gloria del basket italiano degli anni ‘60 e ‘70, ex nazionale e poi allenatore. Un’ottima guardia-play il cui nome è involontariamente legato a uno dei momenti meno felici del basket reatino.


Infatti, prima del campionato di A1 1982/83 la Sebastiani aveva ceduto Roberto Brunamonti alla Virtus Bologna e rinunciato a Willie Sojourner, rimpiazzandoli rispettivamente con Maurizio Ferro e Wayne Sappleton, vicino al riconfermato Tony Zeno. La panchina, invece, dopo Claudio Vandoni, fu affidata a John McMillen ma la squadra, senza un vero asse playmaker-pivot, pur riccamente sponsorizzata Binova, partì malissimo e fu anche un po’ sfortunata, come nella rocambolesca sconfitta interna di un punto contro il Billy Milano, terminata con l’assedio agli arbitri Montella e Pallonettp, scortati via col cellulare, e che costò 3 giornate di squalifica da giocare a Roseto. Dopo 10 sconfitte consecutive McMillen fu esonerato e rimpiazzato da Melilla che, purtroppo, poté fare ben poco per salvare una barca che faceva acqua da tutte le parti. La Binova scivolò in serie A2 con un bilancio di 2 vittorie (ottenute da Melilla) e 28 sconfitte. Ovviamente a fine stagione Melilla, nato a San Severo (Fg), non fu confermato ma il coach si levò poi varie soddisfazioni in Friuli, tra A2 e B1, soprattutto a Udine, dove si era stabilito già quando giocava e dove è deceduto per un ictus. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero