Rieti, Cannon granitico e Passera lucido, serve reazione da Zucca: le pagelle Npc con Tortona

Marco Passera in azione contro Tortona (Foto Riccardo Fabi/Meloccaro)
RIETI - Dopo aver battuto Tortona - priva di Tavernelli, ma Rieti è orfana di Stefanelli da oltre un mese – una formazione considerata la favorita del girone...

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RIETI - Dopo aver battuto Tortona - priva di Tavernelli, ma Rieti è orfana di Stefanelli da oltre un mese – una formazione considerata la favorita del girone interrompendone una striscia di 6 vittorie consecutive, tra Supercoppa (vinta) e campionato, l’errore principale della Zeus Energy Npc sarebbe quello di montarsi la testa, anche se un cauto ottimismo si può alimentare, considerando che diversi giocatori possono ancora migliorare, come pure alcune fasi del gioco. L’importante è non mettere pressione, non alzare troppo le aspettative e restare a vedere cosa succederà.

 
CANNON
Un unico aggettivo, granitico, per descrivere la sua doppia doppia (26 punti, 10 rimbalzi) e il 32 di valutazione. Presente sempre e ovunque e, se serve, segna pure da 3 quando la squadra gira dovere, un po’ meno quando il gioco ristagna, ma non gli si può chiedere l’impossibile. VOTO: 8
 
PASSERA
Prestazione che dovrebbe mettere la pietra definitiva sui dubbi nutriti da molti sulle sue qualità di regista. In più ha pure dimostrato di poter segnare. Fumagalli ha di fronte un buon modello. VOTO: 7.5
 
BROWN
Uno che segna 17 punti giocando sostanzialmente il solo il primo quarto e piazzando le due giocate decisive nell’ultimo minuto – ma ha difeso bene durante l’arco della gara (8 rimbalzi) – non può essere che un giocatore di qualità. Però deve ancora trovare continuità in attacco e selezionare bene i tiri. Altri pregi: passa benissimo la palla (4 assist) e non è un accentratore. Deve abituarsi alle difese europee ricche di aiuti e raddoppi per attaccare di più il ferro andando in penetrazione. Se riesce a capire un paio di cose può essere inarrestabile. VOTO: 6.5     
 
PASTORE
Pur segnando poco è determinante nel contribuire a costruire il +14 iniziale. Se il tiro non va, trova sempre un modo per rendersi utile, anche solo incitando i tifosi. Da antologia l’assist tra le gambe di un difensore, purtroppo non sfruttato dal compagno. VOTO: 6.5
 

VILDERA
Si prodiga in difesa, ma è stato anche limitato dagli arbitri, mentre in attacco ha difficoltà quando non riesce a ricevere la palla in movimento - merito anche di Tortona - ed è costretto a farsi spazio da solo. Deve continuare, e lo sta facendo, a lavorare su questo aspetto. VOTO: 6.5
 
FILONI
In attacco migliorerà, mentre in difesa ha svolto un lavoro duro e sporco su Gaines procurandone anche la palla persa per il contropiede finale di Brown. Deve usare di meno le braccia quando gli sta sfuggendo l’avversario per evitare falli banali. VOTO: 6.5
 
NIKOLIC
Piccoli progressi rispetto all’uscita contro Napoli. Ma deve essere meno timido, osare di più quando i lunghi titolari tornano in panchina. VOTO: 6
 
FUMAGALLI
Nella partita più difficile fino a oggi per la Npc alcuni errori gli hanno insegnato come essere maggiormente in controllo e fare le scelte giuste. VOTO: 5.5
 
ZUCCA
4 falli in appena 4 minuti di gioco. Stenta a dare il cambio di Vildera e Cannon. E’ parso spaesato, costringendo Rossi a fare a meno di lui. La buona stagione a Bergamo sembra ancora lontana. Serve una reazione. VOTO: 4.
 

ROSSI

Ha saputo motivare a dovere la squadra che ha avuto un eccellente approccio a inizio match, per un buon quarto d’ora è apparsa un meccanismo ben oliato e ha permesso di acquisire un vantaggio abbastanza ben conservato e sul quale ha costruito la vittoria. Il coach ha gestito bene le pause d’amnesia della squadra, che ovviamente devono ridursi, ma non è facile battere Tortona avendo dalla panchina appena 10 punti e addirittura zero di valutazione, per non parlare del modesto 14/24 ai liberi (58%) senza il quale i piemontesi non sarebbero arrivati al pericoloso sorpasso a -47” dalla fine. Ora cresce la curiosità di vedere cosa accadrà quando rientrerà Stefanelli. VOTO: 7. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero