Rieti, secondo ko interno per la Npc. Cattani: «Sbagliato atteggiamento, dobbiamo trascinare di più»

La delusione a fine gara (Foto Meloccaro)
RIETI - «Non mi piace l’atteggiamento che abbiamo avuto in campo». Giuseppe Cattani non cerca alibi, è depresso per la secondo sconfitta in casa...

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RIETI - «Non mi piace l’atteggiamento che abbiamo avuto in campo». Giuseppe Cattani non cerca alibi, è depresso per la secondo sconfitta in casa consecutiva, ma punta dritto al problema. «Dobbiamo sapere coinvolgere il pubblico, dobbiamo infiammare. Non possiamo chiedere di aiutarci se non facciamo nulla per accendere il pubblico. Questo non va bene. A tutti quelli che vengono a Rieti dico che qui il pubblico è esigente e, per giocare in questa piazza, ci vogliono le “3C”: cuore, capoccia e…attributi (il termine è un altro, ndr). Ora si deve guardare avanti, ad un periodo difficilissimo e chiedo al pubblico di esserci vicino e di aiutarci».


Uno dei problemi evidenti è quello della latitanza di Elijah Brown, ancora una volta fattore negativo in campo. Ad affrontare l’argomento è stato anche il coach Alessandro Rossi in conferenza: «Stiamo lavorando molto su di lui. Dopo una prima fase in cui ha fatto bene, è calato anche in considerazione del fatto che le difese gli hanno preso le misure. Dobbiamo uscire insieme da questo momento. Nell’ultimo quarto l’ho tenuto più in panchina perché avevo visto altri giocatori più in palla e ho puntato su loro».

Analizzando complessivamente la gara, il tecnico ha spiegato: «Siamo andati meglio rispetto alla gara con Eurobasket, abbiamo condotto per oltre 30’, poi siamo anche calati fisicamente. Dopo il 33’ abbiamo perso energia e loro sono arrivati al ferro troppe volte, oltre ai canestri decisivi di Barbante. Situazioni sulle quali ho anche io la mia responsabilità».


A colpire è stata anche la scelta di gestione del 3° quarto, con Pastore play e Fumagalli fuori, nonché il pochissimo spazio per Filoni. A spiegare la strategia è lo stesso Rossi: «Filoni era infortunato. Non doveva giocare, lo abbiamo provato, ma non poteva rientrare. Fumagalli è stata una mia scelta tecnica, avevo visto meglio Pastore e ho puntato su di lui. Mi dispiace aver perso in casa, perché le vorremmo vincere tutte. Andiamo avanti, non siamo a zero e siamo gli stessi di due settimane fa, ma con meno sicurezze». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero