Dispositivi di sicurezza in Asm. Giacomelli e Coltella: «Scarpe antinfortunistiche bucate»

Dispositivi di sicurezza in Asm. Giacomelli e Coltella: «Scarpe antinfortunistiche bucate»
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RIETI - «Il tempo passa, le stagioni si alternano ma in Asm c’è sempre qualcosa che non va, c’è sempre una criticità da raccontare. Oggi parliamo della fornitura delle calzature antinfortunistiche estive. O meglio della loro mancata consegna ai lavoratori». Lo dicono Pierluigi Giacomelli, responsabile della Uil Trasporti Rieti e Sabina Romana, e Alessio Coltella, delegato Uil per l’ambiente.

«Siamo a settembre – dicono Giacomelli e Coltella - ci avviciniamo all’autunno e questi dispositivi, necessari per svolgere il lavoro in sicurezza, ancora non sono stati consegnati ai dipendenti della municipalizzata reatina. Tutto ciò è grave, perché i lavoratori oltre a denunciare l’usura delle scarpe, che si presentano con buchi sotto la suola oppure con il carrarmato completamente consumato, hanno passato la stagione calda con calzature adatte alla stagione fredda. Ma il fatto ancor più grave, e quindi intollerabile, è che questa situazione era stata ampiamente segnalata dalla Uil Trasporti ad Asm, già lo scorso luglio e poi ad agosto».

«Fino ad oggi dalla municipalizzata nessuna risposta – aggiungono Giacomelli e Coltella – forse perché in azienda sono stati troppo impegnati a programmare le ferie o a far finta che tutto va bene. Ci teniamo però a ribadire che la Uil da anni è impegnata in una battaglia di civiltà che si concretizza in tre parole: sicurezza sul lavoro. Questa sicurezza in Asm spesso si riduce al lumicino, come adesso nel caso delle scarpe antinfortunistiche o come in passato con le precarie condizioni di lavoro nell’impianto di Casapenta».

«E’ necessario - concludono Giacomelli e Coltella – che i vertici di Asm cambino marcia e che considerino i lavoratori una risorsa, assicurando loro tutta la sicurezza che è prescritta dalle normative. Per questo motivo chiediamo una celere sostituzione delle scarpe antinfortunistiche, altrimenti saremo costretti a rivolgerci agli enti preposti. La sicurezza è salute, è benessere. La sicurezza non è un costo ma un investimento».

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Il Messaggero