Angioplastica su un cuore fragile: per la prima volta al de Lellis utilizzata una “mini-turbina” intracardiaca

Angioplastica su un cuore fragile: per la prima volta al de Lellis utilizzata una “mini-turbina” intracardiaca
RIETI - Presso l’Unità operativa di Cardiologia della Asl di Rieti è stata eseguita per la prima volta una procedura di angioplastica coronarica con il...

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RIETI - Presso l’Unità operativa di Cardiologia della Asl di Rieti è stata eseguita per la prima volta una procedura di angioplastica coronarica con il supporto di un sistema di assistenza ventricolare di alta complessità su una paziente di 74 anni residente a Rieti con un “cuore fragile” a causa di uno scompenso cardiaco e di una grave malattia coronarica. 

A causa delle condizioni della paziente veniva considerato ad elevato rischio periprocedurale sia l’intervento che l'angioplastica coronarica.  

Per tale motivo, la procedura di angioplastica è stata eseguita proteggendo il cuore della paziente con un sistema di assistenza ventricolare intracardiaco di alta complessità. Si tratta di un dispositivo dotato di una mini-turbina che viene posizionata a livello cardiaco tramite l’utilizzo di un catetere, per dare così il supporto necessario a un “cuore troppo debole” per procedere con un simultaneo intervento di angioplastica.  

Questo sistema garantisce il flusso continuo del sangue all'interno del sistema circolatorio quando il cuore non riesce a rifornire in maniera sufficiente l'organismo. Il dispositivo, preventivamente inserito nel cuore della paziente, ha sostenuto la circolazione durante l'angioplastica fino alla ripresa della funzione cardiaca spontanea e fino al termine della procedura.  

La paziente, dimessa dall’ospedale, è attualmente seguita presso gli Ambulatori dell’Unità di Cardiologia aziendale.  

 

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Il Messaggero