Rieti, dito fratturato: per togliere l’anello c’è bisogno del frullino

Pronto soccorso
RIETI - Quando la medicina e la chirurgia si sposano - giocoforza - con attrezzature da lavoro domestico. In ospedale, con una brutta frattura al dito della mano e un anello...

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RIETI - Quando la medicina e la chirurgia si sposano - giocoforza - con attrezzature da lavoro domestico. In ospedale, con una brutta frattura al dito della mano e un anello infilato proprio in quel dito, è stato necessario un intervento con un frullino per recidere e portare via quel sottile cerchietto metallico che ormai era impossibile sfilare. Operazione di alta chirurgia (con un minimo di apprensione per il paziente) dettata da una situazione emergenziale e di estrema urgenza avvenuta nei giorni scorsi presso il pronto soccorso del de Lellis. Nella mattinata, si era recato un cittadino straniero con una frattura scomposta di un dito della mano, proprio quello dove aveva un anello che - ovviamente - a causa del gonfiore e del non allineamento delle falangi a causa dell’incidente occorso non poteva più essere sfilato, né tirato via. 


Vano ogni tentativo anche utilizzando sapone e sostanze viscose per facilitarne lo scivolamento. Da qui - considerata l’inutilità di ogni sforzo da parte del personale sanitario - la decisione di richiamare sul posto una squadra di soccorso di vigili del fuoco che, prontamente intervenuta, ha provveduto con chirurgica e millimetrica precisione ad effettuare il microtaglio, intarsiando il cerchio metallico lentamente e poco alla volta. 
Un’operazione tutt’altro che semplice in considerazione della potenza di taglio del disco rotante del frullino, solitamente impiegato per lavori più sbrigativi e di tutt’altra fattura. Tuttavia, alla fineè stato possibile liberare il dito dell’uomo che ha potuto tirare un sospiro di sollievo. Subito è stato poi sottoposto alle cure mediche e ai trattamenti chirurgici di riduzione della frattura del dito della mano. Per l’anello... ce ne sarà da acquistare uno nuovo.

 

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Il Messaggero