«Un rugbysta non muore mai» Il saluto degli Arieti ad Andrea Balloni il giovane deceduto domenica scorsa in un incidente stradale/Foto

«Un rugbysta non muore mai» Il saluto degli Arieti ad Andrea Balloni il giovane deceduto domenica scorsa in un incidente stradale
RIETI - La seconda domenica degli Arieti senza Andrea Balloni. Andrea non avrebbe giocato il match di oggi, come anche quello di due domeniche fa, quando il ritorno a casa in...

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RIETI - La seconda domenica degli Arieti senza Andrea Balloni. Andrea non avrebbe giocato il match di oggi, come anche quello di due domeniche fa, quando il ritorno a casa in piena notte era giustificato dal non poter prendere parte alla gara del giorno successivo.


IL RICORDO
Ieri, a viale Fassini, è mancata la sua velocità, mentre correva via lungo l'ala del campo: «Sgusciato via dalla mischia, correndo a perdifiato verso la meta vera dell’esistenza», come lo ha immaginato il vescovo di Rieti Domenico Pompili, al funerale nella Cattedrale riempita da centinaia di persone.
 

Fuori dal campo, il Rugby Rieti lo saluta con la dedica sulle magliette: “Ciao Andrea, un rugbista non muore mai..al massimo passa la palla”. Alessandro Gunnella, capitano degli Arieti, alla sua ultima partita in casa, poggia il mazzo di fiori bianchi in mezzo al campo: gli Hip hip urrà! prima e dopo il match sono per Andrea e per il Rugby Rieti, l’abbraccio ideale è alla famiglia presente in tribuna, lo striscione e’ esposto sulla recinzione “Ciao Andrea, insieme come ogni domenica. Un rugbista non muore mai”.

TERZO TEMPO IN CASA DELLA FAMIGLIA
«I suoi valori di onestà li portava con se' ogni volta che scendeva in campo, e ne aveva fatto una bandiera anche nel lavoro - racconta, sommessamente Dino Giovannelli, presidente degli Arieti - Ci stiamo organizzando per un Memorial intitolato a lui». Per il momento, il primo appuntamento in memoria di Andrea sara’ gia’ il prossimo 13 maggio, nel torneo degli Old pronti a ricordare tutti gli Arieti reatini scomparsi nel corso degli anni. Ieri, invece, per tecnici, dirigenti e giocatori degli Arieti, il loro terzo tempo era a casa di Andrea, come espressamente desiderato dalla famiglia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero