RIETI - Due anni fa la morte di due cani a piazza Tevere puntò anche a Rieti i riflettori su un gesto vile e spregevole. Oggi torna Oggi torna l’incubo delle polpette...
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ALLARME DA DOMENICA
“Tutto è accaduto domenica mattina – racconta il diciottenne Jacopo Gatti - La nostra vicina di casa ha portato a passeggio il suo cane notando prima due polpette, poi altre tre. Immediatamente ci ha avvisato, anche per proteggere il nostro meticcio Tommy, di quattro anni. Ci hanno detto che potrebbe essere veleno per lumache e siamo molto preoccupati. Una segnalazione è stata fatta anche alla Polizia”.
Il veleno in questione è metaldeide, principale componente di molluschicidi e lumachicidi che si presenta come un’esca di colore azzurro-blu-verde ed è tossica per ingestione. Agisce a livello del sistema nervoso centrale. Non ha un antidoto e l’unica salvezza consiste nel non farlo assimilare dal cane. La sintomatologia è neurologica con aumento della salivazione, sbandamenti più o meno leggeri, convulsioni. Per salvare la vita agli amici a quattro zampe è fondamentale intervenire tempestivamente.
COSA FARE?
“Se nel caso della metaldeide – spiega la veterinaria Alessia D’Aquilio – possiamo avere un po’ più di tempo per intervenire, con la stricnina la morte subentra in poche decine di minuti. In ogni caso bisogna far vomitare il cane”. Ecco allora i consigli che arrivano dalla clinica veterinaria di Santa Rufina, dove purtroppo spesso hanno avuto a che fare con questo tipo di realtà. “E’ buona prassi tenere i cani al guinzaglio – aggiunge D’Aquilio – e poi portare sempre un po’ di sale con sé. Mettetelo in un sacchetto legato al guinzaglio, è utile in caso di ingestioni sospette per far vomitare immediatamente il cane. In alternativa al sale, ha lo stesso effetto l’acqua ossigenata. Subito dopo contattate un veterinario, rimuovete le esche sospette e chiamate la Municipale”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero