Amatrice, fondi alle famiglie delle vittime del sisma: Mario Sanna sospende lo sciopero della fame dopo 44 giorni

Mario Sanna
RIETI - Mario Sanna ha interrotto lo sciopero della fame. Dopo 44 giorni di protesta per l’ottenimento di un fondo per le vittime del sisma, il padre di Filippo - ragazzo...

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RIETI - Mario Sanna ha interrotto lo sciopero della fame. Dopo 44 giorni di protesta per l’ottenimento di un fondo per le vittime del sisma, il padre di Filippo - ragazzo morto nel tragico terremoto del 24 agosto 2016 - ha comunicato la decisione.

Le motivazioni. «Lunedì scorso, si è chiusa la finestra di presentazione degli emendamenti in Commissione bilancio al Senato per la legge di bilancio - scrive Sanna. - L’onorevole Paolo Trancassini non ha potuto presentare l’emendamento promesso, impegnandosi a farlo alla prima opportunità che gli si presenterà. Avendo sempre pensato che questa mia battaglia fosse per tutti e riguardasse la politica in modo trasversale, visto l’impasse e “fiutando” questo epilogo, mi sono rivolto anche all’opposizione e ho trovato “accoglienza” nel Pd, che ha presentato l’emendamento che abbiamo richiesto».
Ora, dunque, il provvedimento richiesto è affidato a un’approvazione che avrà bisogno di un accoglimento bipartisan non del tutto scontato, ma nemmeno impossibile.

Le prospettive. Bartolomeo Smaldone, lo scrittore che insieme a Sanna ha coordinato la protesta e la raccolta firme, non si fa illusioni e parla di un «piano alternativo», nel caso l’emendamento non venga approvato. «Di questi ultimi 44 giorni - afferma Smaldone - rimarrà l’amarezza provata nell’assistere al sacrificio di un uomo solo, contro uno Stato privo di forme di ragionevolezza».
Mario Sanna, debilitato ma ancora tenace, aspetta la discussione dell’emendamento nei prossimi giorni: «Ci auguriamo che la maggioranza voti con buon senso, anche perché l’approvazione del nostro emendamento sposterebbe di pochi spiccioli l’impegno economico per soddisfarlo - sottolinea Sanna. - Avrebbe però un valore enorme sotto il profilo etico e morale, peraltro giustificato da leggi precedenti. Vedremo come andrà a finire e ci impegneremo a comunicare chi avrà votato contro e chi a favore».


Al termine dei 44 giorni, almeno l’obiettivo di vedere l’emendamento in discussione è stato possibile e Sanna, per questo, si è fermato e ringrazia «tutti coloro che mi hanno sostenuto in questi lunghi giorni, soprattutto chi ha digiunato in staffetta, in solidarietà con il mio sciopero».
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Il Messaggero