Amatrice verso il voto, Giorgio Cortellesi primo candidato e ipotesi Sergio Pirozzi

Giorgio Cortellesi
RIETI - Elezioni di Amatrice: arriva il primo candidato. Il consigliere di minoranza, Giorgio Cortellesi, ha sciolto le riserve qualche giorno fa, comunicando la decisione di...

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RIETI - Elezioni di Amatrice: arriva il primo candidato. Il consigliere di minoranza, Giorgio Cortellesi, ha sciolto le riserve qualche giorno fa, comunicando la decisione di candidarsi: «Non mi candido contro nessuno, ma per qualcuno, per quella comunità tutta che non riesco, specie dopo quello che è successo, a non mettere al centro della mia vita». Cortellesi lavora attualmente nell’Ufficio Speciale Ricostruzione. «Sono giorni che molte persone, a me vicine o incontrate per caso, mi chiedono di candidarmi a sindaco di Amatrice alle elezioni di ottobre - prosegue Cortellesi - sono stato inizialmente sorpreso, ma poi ho iniziato a rifletterci. Di fronte alla responsabilità e al senso del dovere non mi sono mai tirato indietro. Questo ho sempre pensato e professato nei vari ruoli pubblici e non che ho svolto nella mia vita». Da qui la decisione di accettare: «Sono nato e cresciuto ad Amatrice, a questa città è legata la mia vita, i miei affetti, i miei legami. È stata il mio passato, è il mio presente e sarà sempre il mio futuro; ho fatto quello che potevo ma ora sento il dovere di fare ancora di più. Ora è l’ora della responsabilità: i prossimi cinque anni scriveranno la storia di Amatrice e credo che tutti coloro che sanno di poter dare un contributo disinteressato debbano farsi avanti. Per questo sento di doverlo fare anche io».


L’idea


Nel frattempo, le voci che volevano una ricandidatura anche dell’ex sindaco Sergio Pirozzi trovano qualche conferma dal diretto interessato, che alla presentazione del libro in cui ha illustrato la sua attività nei tre anni come consigliere regionale non ha chiuso del tutto la porta. «Sono stato sempre a disposizione della mia terra - ha ricordato Pirozzi - Amatrice non merita l’epilogo delle precedenti elezioni. È il momento di fare squadra e di scegliere gli uomini meno peggiori». Da qui il richiamo all’unione e anche alla ventilata possibilità di fare una lista unica che, al momento, non sembra fattibile. «La nostra comunità - conclude Pirozzi- non ha più bisogno di dividersi. Di liti e di odi. Chi deve chiedere scusa, chieda scusa, ora. Se capirò che la mia terra possa diventare oggetto di malaffare sarò il primo a non consentirlo. Amatrice ha bisogno di cinque anni di pace. Ma, soprattutto, di un’idea. Faccio appello a tutti i candidati: mettetevi seduti per scegliere i migliori».

 

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Il Messaggero