Rieti, il baby ugandese Chemutai trionfa all'Amatrice-Configno Tra le donne vince Soufyane. Foto

Il vincitore Albert Chemutai
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AMATRICE - Gli atleti ugandesi sembrano averci preso gusto. Dopo la doppietta del 2015, alla Amatrice-Configno è ancora grande Uganda. L’impresa porta la firma del giovanissimo Albert Chemutai, appena 17enne, che sorprende tutti e, a dispetto di un palmares ancora tutto da scrivere, scolpisce il proprio nome sull’albo d’oro di una corsa che, in 39 anni di onorata carriera, ha regalato all’Africa ben 25 successi.

 

Alle sue spalle finiscono nell’ordine uno dei favoriti della vigilia, il ruandese Felicien Muhitira, capace meno di un mese fa di salire sul gradino più alto del podio al 91esimo Giro internazionale di Castelbuono, e l’italo-marocchino dell’Esercito, Marouan Razine. Solo sesto un altro dei favoriti della vigilia, il keniano Thomas James Lokomwa, dominatore delle edizioni 2014 e 2015 della Stramilano, decimo il primo dei gemelli Dematteis, Martin, che termina le sue fatiche a quasi un minuto e mezzo dal vincitore. Tra le donne, doppietta italiana con la rappresentante dell’Esercito, Laila Soufyane, prima, e Federica Proietti, seconda. Un successo che va oltre il podio con la folta pattuglia azzurra che piazza ben sette atlete tra le prime dieci. Terza la keniana Esher Wanjiku Mutuku, che paga un ritardo di quasi due minuti dalla vincitrice. Alla partenza ricordato Andrea Milardi.

ORDINE D’ARRIVO
Maschile: 1. Albert Chemutai (Uganda) 24’35”, 2. Felicien Muhitira (Ruanda) 24’37”, 3. Marouan Razine (Italia) 24’36”, 4. Victor Kiplangat (Uganda) 25’00”, 5. Ezekiel Kiprotich Meli (Kenya) 25’24”, 6. Thomas James Lokomwa (Kenya) 25’29”, 7. Daniel Kipkirui Ngeno (Kenya) 25’49”, 8. Edwin Kipcosgei Melli (Kenya) 25’54”, 9. Yassine Rachik (Italia) 25’57”, 10. Martin Dematteis (Italia) 25’57”. Femminile: 1. Laila Soufyane (Italia) 29’29”, 2. Federica Proietti (Italia) 30’30”, Esher Wanjiku Mutuku (Kenya) 31’25”, 4. Eunice Chebet (Kenya) 31’47”, 5. Isabella Papa (Italia) 32’41”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero