L’arte di Amatrice e Accumoli in mostra a Palazzo Dosi. Dal terremoto alla rinascita

L’arte di Amatrice e Accumoli in mostra a Palazzo Dosi. Dal terremoto alla rinascita
RIETI - Oltre una sorte avversa. L’arte di Amatrice e Accumoli dal terremoto alla rinascita: si intitola così la grande mostra allestita a Rieti, a Palazzo...

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RIETI - Oltre una sorte avversa. L’arte di Amatrice e Accumoli dal terremoto alla rinascita: si intitola così la grande mostra allestita a Rieti, a Palazzo Dosi-Delfini (piazza Vittorio Emanuele II), che a cinque anni dal sisma consente di riammirare il ricco patrimonio culturale dei due paesi-martiri del centro Italia, recuperato e messo in sicurezza nei depositi del MiC di Rieti e Cittaducale e poi avviato a restauro.


La mostra, curata da Giuseppe Cassio e Paola Refice, è promossa dalla Fondazione Varrone e allestita, sotto la direzione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti, con opere della Diocesi di Rieti e del Comune di Amatrice, provenienti dalle chiese dei territori di Accumoli e Amatrice. 48 delle 64 opere in mostra sono state restaurate dalla Fondazione Varrone nel Varrone Lab, appositamente allestito per lo scopo; le restanti sono state restaurate dal MiC (Soprintendenza ABAP, Istituto Centrale per il Restauro e il laboratorio di restauro delle Gallerie Nazionali – Palazzo Barberini).


La mostra sarà inaugurata venerdì 21 maggio 2021 per aprire al pubblico sabato 22 maggio: resterà aperta fino al 9 gennaio 2022, tutti i giorni eccetto il lunedì, dalle 17 alle 20. Le restrizioni anti-Covid ancora in vigore rendono necessaria la prenotazione sulla piattaforma eventbrite.


Si completa così un percorso avviato nel maggio del 2019 dalla Fondazione Varrone, che scelse di concentrare energie e risorse sul recupero delle opere d’arte scampate al sisma nel duplice tentativo di salvaguardare le radici più genuine della popolazione locale e mantenere viva l’attenzione dell’opinione pubblica sulla ricostruzione del centro Italia. Nacque così un accordo di programma sottoscritto con l’allora Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone, Latina e Rieti, l’Ufficio del Soprintendente Speciale per le aree colpite dal sisma del 24 agosto 2016, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio, la Diocesi di Rieti e i Comuni di Rieti, Accumoli, Amatrice e Cittareale.


Frutto di quell’accordo è stato il Varrone Lab, aperto nel gennaio 2020 nella piazza centrale della città, dove è stato restaurato un importante lotto di opere d’arte conservate nella Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale, e il volume Ai piedi della Laga. Per uno sguardo d’insieme al patrimonio culturale ferito dal sisma nel Lazio, pubblicato da Mondadori Electa nel dicembre 2019.


L’intento di questa mostra è quello di far diventare un patrimonio artistico, tanto duramente colpito da una “sorte avversa”, simbolo di resilienza e di orgoglio. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero