Rieti, l'accesso dalla Terminillese all'Alcli resta chiuso: «Dopo 5 mesi promesse disattese»

Rieti, l'accesso dalla Terminillese all'Alcli resta chiuso: «Dopo 5 mesi promesse disattese»
RIETI - Dopo il fulmine al ciel sereno per l'Alcli che inaspettatamente ha visto chiudere a settembre 2019 l'accesso dalla via Terminillese, dopo 5 mesi nulla si è...

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RIETI - Dopo il fulmine al ciel sereno per l'Alcli che inaspettatamente ha visto chiudere a settembre 2019 l'accesso dalla via Terminillese, dopo 5 mesi nulla si è mosso.


Dopo aver più volte espresso il forte disagio dei malati oncologici, dei volontari e di tutti i cittadini per  questa chiusura, sono seguiti diversi sopralluoghi della locale polizia municipale, incontri con l'assessore di pertinenza, dirigenti dell'Ufficio tecnico e un confronto anche con il sindaco della città.

Dopo molteplici promesse e rassicurazioni, la situazione è rimasta uguale. Insostenibile è il disagio degli utenti  della Casa di Accoglienza che come è noto provengono anche da fuori provincia e fuori Regione con evidenti difficoltà nell'orientarsi nel dedalo di strade del quartiere di Campoloniano.

Sono soprattutto gli utenti della Casa a mostrare non solo il più grande disagio ma anche lo stupore verso una situazione considerata da molti, inaccettabile e un'offesa morale.


«Dobbiamo purtroppo prendere atto che le promesse fatte dagli amministratori e dagli addetti ai lavori non sono state mantenute – sottolinea il Consiglio direttivo dell'Alcli che aggiunge - Non sono più sostenibili le motivazioni sulla sicurezza e pericolosità dello svincolo addotte, perché abbiamo proposto molte alternative rispondenti ai criteri di sicurezza che non sono state prese in considerazione. La sicurezza, oltre alla salute dei cittadini, sono anche per noi una priorità. Invece di rendere più semplice la vita ai malati che già stanno combattendo una delle patologie più serie e devastanti, li obblighiamo a fare ricerche stradali per fare un giro lungo, più complicato e non intuitivo. Non possiamo attendere tempi biblici perché le esigenze dei malati sono per noi la priorità. Abbiamo creduto a tutte le rassicurazioni avute, ma con grande amarezza e delusione nostra e dei cittadini sempre più indignati, dobbiamo constatare che l'anno 2020 si è aperto con un nulla di fatto -  continua il Consiglio direttivo che conclude - Facciamo un ulteriore appello per il ripristino dell'accesso alla Casa dalla via Terminillese, rinnovando la nostra disponibilità per la soluzione del problema». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero