Rieti, l'Alberghiero senza cucine sale la protesta di studenti e genitori pronto sciopero, l'appoggio Snals

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RIETI - Un istituto Alberghiero senza cucine è come un albergo senza camere: inservibile. Può sembrare una battuta, è invece la realtà che da troppo...

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RIETI - Un istituto Alberghiero senza cucine è come un albergo senza camere: inservibile. Può sembrare una battuta, è invece la realtà che da troppo tempo vivono quotidianamente gli studenti dell’Alberghiero di Rieti, dove i laboratori per esercitarsi ogni giorno nei servizi di preparazione e realizzazione degli alimenti sono una semplice utopia.


Un disagio, per usare un eufemismo (è come se allo Scientifico non si potessero svolgere le lezioni di matematica) che da troppo tempo investe i ragazzi che frequentano l’istituto che ha la sede centrale in via dei Salici (foto). Basta riavvolgere il nastro di una storia fatta di lungaggini burocratiche e ritardi senza spiegazione, per rendersi conto della situazione attuale, con i circa mille studenti dell’Alberghiero Costaggini costretti a doversi spostare, per le lezioni di laboratorio, nei locali della vecchia struttura, in via Mosé di Gaio. E dire che proteste, cortei di genitori e studenti e manifestazioni simili negli anni non sono certo mancate, così come le rassicurazione di volta in volta fornite dalla Provincia. Gli eventi sismici dell’estate 2016 hanno poi contributo ad allungare ulteriormente i tempi, non permettendo l’inizio dei lavori.

L'APPOGGIO DELLO SNALS ALLA PROTESTA
«Vero è che lo scorso anno i lavori non erano ripresi nei tempi programmati per via degli eventi sismici - ricorda il segretario dello Snals, Luciano Isceri - ma i successivi incontri con la Provincia avevano fatto ben sperare che ci fosse il tempo per recuperare. Ci era stato consegnato anche un crono programma dei lavori che si sarebbero completati in tempi celeri».

Invece? «E invece – dice il segretario provinciale dello Snals - la cosa non è avvenuta e a breve (forse già din settimana, ndr) gli studenti potrebbero tornare a far sentire la loro voce per sollecitare la fine di questa storia che sta assumendo contorni grotteschi. Un istituto Alberghiero non può stare tutto questo tempo senza i laboratori cucina che sono l’essenza delle attività che si svolgono in quel contesto. E questo è un problema non da poco ,perché si rischia che gli studenti, i quali hanno scelto questa scuola per le sue prerogative, cambino strada se non possono effettuare le attività necessarie alla loro formazione e se ne vadano altrove. Questo non possiamo permetterlo e permettercelo come comunità reatina. Vicinanza e solidarietà da parte del nostro sindacato e la richiesta di adoperarsi alla risoluzione del problema. E’ questa la richiesta e l’appello che lanciamo ai preposti amministratori provinciali».

LA PROMESSE DELLA PROVINCIA

Il presidente della Provincia, Giuseppe Rinaldi, non si nasconde e ammette le difficoltà che, malgrado l’adoperarsi dell’Ente che lui rappresenta, hanno fin qui bloccato il percorso di realizzazione dei laboratori. Ma Rinaldi è convinto di essere ormai giunto alla tappa finale «Siamo davvero alla stretta finale – spiega – si stanno infatti compiendo gli ultimi passaggi e ultimando i lavori tra traslochi, tinteggiature, rivestimenti, montaggio dei rilevatori antincendio e tutto ciò che serve. Dall’ultima riunione avuta (venerdì scorso ndr) con gli ingegneri, tecnici e la ditta che sta eseguendo lavori è stato stabilito che l’apertura dei laboratori avverrà il prossimo 5 novembre. Questo è l’impegno con il quale ci siamo lasciati per arrivare alla tanto auspicata inaugurazione». Al 5 novembre mancano 12 giorni. E’ il tempo che bisognerà aspettare per capire se si tratta di una promessa mantenuta o dell’ennesima bufala.
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Il Messaggero