Tra prezzi alle stelle e mancati risarcimenti: parlano gli agricoltori reatini che hanno sfilato per le vie della città

Tra prezzi alle stelle e mancati risarcimenti: parlano gli agricoltori reatini che hanno sfilato per le vie della città
RIETI - I trattori hanno sfilato per le vie della città, venerdì mattina, sulla scia delle numerose proteste in atto anche in altri Paesi europei. A far sentire la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

RIETI - I trattori hanno sfilato per le vie della città, venerdì mattina, sulla scia delle numerose proteste in atto anche in altri Paesi europei. A far sentire la loro voce sono gli agricoltori, penalizzati dalle politiche e dai costi sempre più alti per portare avanti la loro professione, con aziende che vivono da generazioni e che mai si erano trovate in condizioni così precarie. A Rieti sono stati circa 100, tra coltivatori ed allevatori, a protestare chiedendo maggiore tutela e rispetto per una categoria da sempre fondamentale anche per il Reatino. 


Tante le lamentele, ad esempio, sulla gestione della fauna selvatica che danneggia greggi e coltivazioni: «Quest’anno ho subìto un danno di circa mila euro perché i lupi hanno ucciso alcuni miei vitelli – racconta l’allevatore Giovanni di Paolantoni, attivo nel Cicolano – sono stato risarcito con 100 euro per ogni animale morto da parte dell’amministrazione pubblica, soldi ottenuti dopo diversi mesi, con cui ho potuto a malapena pagare lo smaltimento dei vitelli persi». A fargli eco anche il coltivatore Andrea Ferroni, titolare di un’azienda ad Ornaro: «Caprioli e cinghiali danneggiano continuamente i campi, talvolta rovinando anche i recinti elettrici – lamenta – I risarcimenti arriveranno solo per il 30% dalla Regione Lazio, a causa dell’assenza di fondi, mentre non ho avuto alcuna risposta in merito dall’Azienda Faunistica Venatoria». 


Problematiche a cui si aggiunge la nota questione dell’aumento dei prezzi per i produttori, primi tra tutti gasolio agricolo e concimi, più che raddoppiati negli ultimi anni, mentre continuano ad essere bassi i guadagni. «Ogni anno è più difficile – continuano i manifestanti, a cui si aggiunge Franco Petroni, proprietario di appezzamenti nella Piana Reatina – La protesta che portiamo avanti è anche per il consumatore finale, che spesso paga a caro prezzo gli aumenti dei prodotti a causa delle speculazioni, mentre l’effettivo guadagno per noi resta bassissimo».


Profondo malcontento, quindi, tra gli agricoltori reatini pronti a tornare di nuovo in piazza. «Quella di venerdì è stata una bella iniziativa, c’è stata adesione con circa un centinaio di manifestanti – raccontano – Tutto è stato ovviamente fatto nel rispetto della legge, con la richiesta dei permessi necessari per manifestare e lo stesso succederà martedì prossimo, quando torneremo a far sentire la nostra voce». Si attendono intanto risposte da parte del governo e si spera anche in un dialogo con le amministrazioni locali «Finora è mancato il riscontro da parte della politica locale ed è qualcosa che facciamo fatica ad accettare, essendo noi un settore così vasto ed importante» concludono gli agricoltori reatini. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero