Rieti, pescatore aggredito: coinvolto pure un terzo giovane del Capoluogo

Carabinieri
RIETI - La denuncia per lesioni personali aggravate nei confronti di due ventenni - responsabili dell’aggressione di un pescatore al lago di Paterno - non ha chiuso...

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RIETI - La denuncia per lesioni personali aggravate nei confronti di due ventenni - responsabili dell’aggressione di un pescatore al lago di Paterno - non ha chiuso ancora il cerchio intorno all’indagine. C’è una terza persona coinvolta nella vicenda: un reatino. Si estende a tre soggetti dunque la responsabilità della violentissima aggressione di cui è stato vittima il 48enne reatino, Angelo Torelli, nella notte tra sabato e domenica scorsi, mentre stava pescando sulle sponde del lago di Paterno nel Comune di Castel Sant’Angelo. Indagine tutt’altro che conclusa quella condotta al momento carabinieri dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Cittaducale, intervenuti sul posto nell’immediatezza dei fatti, dopo essere stati allertati da alcuni pescatori presenti nella zona, in quella drammatica notte di violenza e follia.


Le testimonianze

Anche ieri i militari civitesi, coordinati dal capitano Marco Mascolo, hanno ascoltato pescatori e persone che, in qualche modo, hanno assistito all’episodio, acquisendo sommarie informazioni testimoniali mirate all’esatta ricostruzione fattuale dell’aggressione ma, soprattutto, volte a determinare il grado di responsabilità e concorsuale dei giovani coinvolti, i rispettivi ruoli avuti nel pestaggio del pescatore o l’attribuzione di modalità personali o solidali nella sequenza del brutale accanimento contro il 48enne. Le escussioni dei testimoni hanno permesso di risalire dunque a una terza persona, un reatino, un giovane residente nel capoluogo sabino il cui apporto o supporto sarebbe comunque marginale nella vicenda. Nei suoi confronti, al momento, non sono stati presi provvedimenti né è scattata la denuncia. Tuttavia l’attività investigativa dei carabinieri è tutt’altro che conclusa e in attesa, nei prossimi giorni, di una definitiva conclusione che possa fornire ulteriori certezze rispetto a quanto finora appurato. Una vicenda che ha scosso e creato malumore nella piccola e tranquilla comunità di Paterno, dove qualcuno tra i turisti ha lasciato il lago e molti si interrogano sui nomi e i volti degli aggressori che, a quanto pare, non sono noti in zona. I due denunciati A.P, romeno di 23 anni, e il 22enne V.A. - residenti nella provincia di Roma - frequentavano saltuariamente il lago di Paterno e non disponevano di una seconda casa nella zona. A scatenare il diverbio, poi degenerato, un appunto che il pescatore avrebbe rivolto ai due ragazzi mentre erano a pesca a bordo di un natante, secondo una pratica di pesca notturna non consentita. Da qui spintoni, pugni e l’utilizzo di un corpo contundente per colpire Torelli, che ha riportato un trauma cranico e delle fratture ossee in particolare allo zigomo e alla mandibola, con ripercussioni all’apparato vestibolare, nonché ferite lacero-contuse.
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Il Messaggero