RIETI - L’altra faccia delle casette dei terremotati: l’acqua che gela e blocca le caldaie, le acque scure che affiorano dai piatti doccia, le infiltrazioni da pioggia...
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Ieri il sopralluogo ha riguardato il cosiddetto «Campo Zero», il primo ad essere stato consegnato e dall’Esercito, giusto un anno fa di questi giorni. «Ci sono problemi evidenti al sistema fognario: non possiamo continuare ad andare avanti con l’autospurgo. Succede qui ma succede anche negli altri campi: i lavori andavano seguiti, e una volta terminati chi ne doveva certificare la regolarità doveva farlo accertandosi che fossero fatti a regola d’arte».
I sopralluoghi procederanno, oggi e fino a sabato, area per area. «Mi aspetto che la Protezione civile prenda atto che qui ci sono problemi e seri e stabilisca un cronoprogramma di interventi per risolverli, non qualche prova qua e la», avverte Pirozzi.
Il confine tra «dialettica istituzionale» e polemica politica, in piena campagna elettorale e con il sindaco di Amatrice lanciatissimo nella corsa alla presidenza della Regione è mobile e scivoloso ma Pirozzi giura di stare al posto che il suo ruolo istituzionale gli assegna, quello del sindaco. «Nessuna polemica politica, qui ci sono problemi e pure grandi e quando la gente chiama per protestare non si possono scaricare sul Comune responsabilità che il Comune non ha». Casette e opere di urbanizzazione dipendevano infatti da Protezione civile e Regione Lazio.
ACCUMOLI: CONSEGNATE TUTTE LE SAE
Ieri, intanto, a Terracino di Accumoli sono state finalmente consegnate le ultime 11 casette rimaste, quelle che il 19 dicembre gli assegnatari avevano loro malgrado rifiutato perché i lavori di allestimento non erano ultimati. «Con Terracino tutte le sae del nostro Comune sono state consegnate e questa per me è una grande soddisfazione – dice il sindaco Stefano Petrucci – Il percorso è stato lungo ma siamo riusciti a riportare la maggior parte dei cittadini ad Accumoli. Adesso possiamo concentrare tutte le nostre energie sulla ricostruzione del tessuto socio economico della nostra terra e lavorare attivamente per la ricostruzione». Il 13 gennaio, nel pomeriggio, verrà inaugurata la chiesa provvisoria.
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Il Messaggero