Rieti, il pasticcio del reclamo respinto e quella raccomandata mai arrivata al campo, il postino si discolpa

Rieti, il pasticcio del reclamo respinto e quella raccomandata mai arrivata al campo, il postino si discolpa
RIETI - Nel più classico dei gialli il colpevole è sempre il maggiordomo…stavolta invece potrebbe essere il postino. Ma andiamo con ordine, il fatto risale...

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RIETI - Nel più classico dei gialli il colpevole è sempre il maggiordomo…stavolta invece potrebbe essere il postino. Ma andiamo con ordine, il fatto risale alla prima giornata del campionato di prima categoria (4 ottobre 2015), la gara è quella tra Alba Sant’Elia e Cittareale terminata con il risultato di 3-1 in favore dei padroni di casa. Cittareale però presenta ricorso perché i padroni di casa avrebbero schierato un giocatore che doveva ancora scontare il turno di squalifica. Ne nasce una lunga querelle che è terminata solamente venerdì scorso con la decisione della corte d’appello sportiva territoriale che ha respinto definitivamente il ricorso del Cittareale, visto che aveva sbagliato indirizzo della sede dell’Alba a cui inviare il reclamo. Di seguito le motivazioni della sentenza.


"Gli accertamenti della procura federale erano tesi a conoscere se la società destinataria potesse essere a conoscenza del reclamo visto che il plico era stato restituito al mittente con la dicitura compiuta giacenza. La raccomandata era stata inviata presso il campo sportivo in località Macelletto di Rieti dove non esiste una cassetta postale per il recapito della corrispondenza, non vi è custode e nella mattinata il campo è chiuso con un cancello a sua volta serrato con un lucchetto. Il recapito della raccomandata era stato tentato sabato 10 ottobre e, quindi, come riferito dalla postina in servizio in zona, venne effettuato da un ausiliario che effettua il servizio solo di sabato. La stessa postina ha riferito di non aver mai visto una cassetta postale per il recapito di corrispondenza sul cancello o sulla recinzione dell’impianto sportivo e di non aver mai recapitato corrispondenza presso l’impianto, né di aver avuto l’autorizzazione dei rappresentanti della società Alba Sant’Elia di lasciare la corrispondenza in uno degli esercizi commerciali viciniori. La direzione delle Poste ha poi riferito, con nota scritta, che l’avviso di giacenza, in carenza di cassetta postale, viene lasciato in modo visibile ed il più possibile sicuro e nella specie venne assicurato al cancello d’ingresso. Dalle audizioni effettuate l’Alba Sant’Elia non tornò presso l’impianto sportivo fino al martedì successivo ed in quei giorni la zona venne interessata da precipitazioni ed intenso maltempo. Da questi elementi appare quindi assai improbabile che la società destinataria sia potuta venire a conoscenza in alcun modo del reclamo quindi la decisione del giudice sportivo di respingere il reclamo è da condividere e viene confermato il risultato acquisito sul campo". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero