Rieti, Postribù alla Sisti per capire il Friday for Future

L'assemblea alla Sisti
RIETI - Il “Global Strike For Future” riguarda tutti, anche Rieti. Ma il movimento dello sciopero mondiale va compreso e approfondito, per questo la Scuola media...

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RIETI - Il “Global Strike For Future” riguarda tutti, anche Rieti. Ma il movimento dello sciopero mondiale va compreso e approfondito, per questo la Scuola media Basilio Sisti nella mattina di oggi, 27 settembre, ha deciso di proseguire con le classi terze e I loro docenti il percorso di consapevolezza ambientale intrapreso dalla scorsa primavera con le Associazioni Postribù e Cittadinanzattiva Rieti.


La Professoressa Maria Rita Iacono, coordinatrice dell'iniziativa, è stata affiancata dai volontari impegnati e competenti nelle preservazione dell'ecosistema, quali Pablo De Paola e Filippo Bellini.

L'uno è impegnato con Postribù per la salvaguardia del Farfa, sempre più urgente per via delle importanti alluvioni del mese scorso, figlie del riscaldamento climatico, a cui è seguito il crollo di una discarica all'interno del fiume. Uno il messaggio: prendersi cura del territorio risulta essere un'azione più incisiva anche a livello globale.

L'altro è attivo nella sensibilizzazione contro il consumo del suolo e lo sfruttamento delle energie fossili anziché rinnovabili. E proprio questi temi caldi sono stati al centro dell'incontro con I ragazzi, accompagnati da una doverosa premessa chiarificatrice di apertura: quella sul Riscaldamento globale e il movimento Friday for Future. Sì perché «quello che abbiamo voluto far capire ai ragazzi è che sono giovani ma non piccoli, quindi hanno tutto il diritto di informarsi coscientemente rispetto alle conseguenze delle loro azioni in termini climatici - ha dichiarato Filippo Bellini - Il movimento è partito da Greta, anche se tante altre giovani dagli anni Settanta hanno lanciato input simili, ma poi si è capillarizzato e in particolare il Friday for future nato in Italia grazie a Greta si sta orientando verso iniziative slegate dal personaggio pubblico, che come avviene spesso nel tempo potrebbe tramontare.
I comitati territoriali italiani infatti hanno l'obiettivo di autoconoscersi e autodeterminarsi, senza sovrastrutture comunicano e condividono pratiche».

Sulla base di questa suggestioni I ragazzi hanno chiesto le iniziative in campo nella città di Rieti ma purtroppo non è nato ancora alcun comitato. A questo proposito il volontario ha lanciato loro una suggestione: «noi possiamo essere compagni di studio e colleghi di lotte ma la rivoluzione appartiene a voi. Dovete prendere in mano la situazione attraverso i social, noi possiamo supportarvi tecnicamente e guidarvi».


Così l'incontro è terminato sulla scia delle possibili iniziative e buone pratiche da pensare e mettere in campo da parte dei ragazzi nel loro quotidiano scolastico e non, dei compiti a casa insomma per abbassare l'impatto sull'ambiente, che lasciano spazio ad incontri futuri. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero