Npc delusa e preoccupata per Geist. Ceccarelli: «Niente alibi, siamo usciti fuori dal piano partita». Foto

La delusione a fine gara (foto Meloccaro)
RIETI - Mastica amaro coach Gabriele Ceccarelli, il ko pesante subito contro Agrigento. Nel finale nervosismo dalle tribune, dalle quali piove anche qualche fischio per una...

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RIETI - Mastica amaro coach Gabriele Ceccarelli, il ko pesante subito contro Agrigento. Nel finale nervosismo dalle tribune, dalle quali piove anche qualche fischio per una prestazione, sicuramente condizionata dall'infortunio di Geist, sottotono, soprattutto in difesa nella ripresa.

Il tecnico romagnolo ha commentato così il secondo ko consecutivo:«Voglio capire quanti sono i nostri demeriti, ma intanto complimenti ad Agrigento che ha fatto una partita perfetta e nel momento in cui eravamo andati via non si sono scomposti e sono ripartiti facendo le cose che sanno fare. È chiaro che se subiamo 87 punti non vinciamo mai, perché 90 non ne abbiamo. In più, nessun alibi per l’assenza di Geist: se segni 75 punti e non riesci a vincere, qualcosa è andato storto - afferma Ceccarelli - Tante cose gliele abbiamo regalate noi, andando fuori dal piano partita. Dunque doccia tiepida, non fredda, perché Agrigento non è una sorpresa, ma speravo in una partita diversa, al di là del risultato».

E su Geist il coach dichiara: «Si teme qualcosa di grosso ed è una brutta notizia, ma aspettiamo gli accertamenti. Finché c’era lui in campo, anche la difesa girava bene e riuscivamo a tirare. È stata una doccia fredda, ho detto ai ragazzi di non scomporsi, ma è dura quando un compagno vede il suo leader offensivo in panchina, ci vuole una grande forza d’animo. Ma non voglio che passi il messaggio - conclude Ceccarelli - che senza un americano non si possa vincere: se fosse passato la colpa sarebbe la mia. Capisco lo scoramento di tutti, ma siamo al 16 di ottobre e la stagione è lunga. Se dopo Cremona non abbiamo fatto i caroselli, oggi non facciamo i funerali, perché il campionato si decide ad aprile. Cerchiamo di avere equilibrio».

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Il Messaggero