Ex ostello e scuola elementare, a Nespolo l'opposizione mette con le spalle al muro il sindaco

Ex ostello e scuola elementare, a Nespolo l'opposizione mette con le spalle al muro il sindaco
RIETI - Chiede conto al sindaco Luigino Cavallari e alla sua maggioranza il gruppo consigliare di opposizione “Forza Nespolo Cambiamo”. Lo fa in merito all’ex...

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RIETI - Chiede conto al sindaco Luigino Cavallari e alla sua maggioranza il gruppo consigliare di opposizione “Forza Nespolo Cambiamo”. Lo fa in merito all’ex Ostello e scuola elementare, chiedendo di affrontare pubblicamente, magari tramite un’assemblea pubblica, una serie di questioni afferenti la gestione, dopo anni di governo dell’attuale maggioranza.

Le ragioni. «Ci preme affrontare il tema dell’ex Ostello a noi, carissimo – spiega il capogruppo consiliare Forza Nespolo Cambiamo, Emanuela Sanzi - partendo da una premessa, quella di ringraziare tutte le associazioni di Nespolo che stanno collaborando, in questi giorni, per farlo rivivere nel periodo delle festività natalizie attraverso iniziative meritevoli e degne di elogio. Politicamente parlando - prosegue la consigliera Emanuela Sanzi - occorre sottolineare, il ruolo fondamentale che ha avuto il nostro gruppo di minoranza, nel liberare la struttura da un velo di silenzio e totale indifferenza da parte di un sindaco e una maggioranza al terzo mandato in corso, che nonostante ci fosse un contratto di locazione, assisteva alle inadempienze fatte di affitto non pagato e bollette di energia elettrica addebitate sul conto corrente comunale. Uno scempio che ha avuto fine grazie alla nostra voce, per difendere un luogo simbolo e affettivo che per molti di noi, ha rappresentato anche la sede della propria scuola elementare. Non parliamo poi di tutte le utenze mai volturate che venivano regolarmente non pagate. Per questi motivi abbiamo chiesto più volte al sindaco di organizzare una assemblea pubblica, senza però ricevere mai riscontro, e di informare tutta la popolazione sulla situazione attuale e su come, chi è attualmente al governo del paese, si sta adoperando per colmare questo debito».

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Il Messaggero