Condannato Marcello Fiorenza per appalto irregolare all'ospedale di Terni

L'ospedale di Terni
RIETI - Il giudice penale deve ancora esprimersi con propria sentenza perché la vicenda è oggetto di un processo alle sue fasi iniziali davanti al tribunale di...

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RIETI - Il giudice penale deve ancora esprimersi con propria sentenza perché la vicenda è oggetto di un processo alle sue fasi iniziali davanti al tribunale di Rieti, ma intanto la Corte dei Conti è andata avanti, per quanto di competenza, e ha condannato l’ingegner Marcello Fiorenza, 71 anni, ex responsabile dell’ufficio tecnico patrimoniale della Asl di Rieti, a risarcire 243 mila e 78 euro all’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni a titolo di danno erariale. 


I giudici della sezione giurisdizionale dell’Umbria hanno motivato la condanna in relazione all’imputazione di turbativa d’asta contestata a Fiorenza - rinviato a giudizio nel 2018 insieme ad altri 15 imputati, per reati che vanno dall’associazione per delinquere alla corruzione, falso, abuso d’ufficio, truffa - in riferimento a un appalto di 3 milioni e 780 mila euro bandito dalla Asl umbra per ristrutturare un reparto ospedaliero dell’ospedale Santa Maria.

La commissione. L’assegnazione dei lavori fu decisa da una commissione della quale facevano parte Fiorenza e un ex ingegnere della Philiphs, entrambi accusati dalla procura di Rieti di aver concordato le procedure per calcolare i punteggi da assegnare alle varie offerte tecniche in modo da far vincere una ditta di loro gradimento. La somma, da rivalutare con gli interessi, scaturisce dal confronto tra l’offerta economica presentata dalla società aggiudicataria e quella fatta dalla seconda impresa partecipante. 

L'irregolarità. A far emergere l’irregolarità della procedura era stata la Guardia di finanza di Rieti che, esaminando il computer dell’ingegner Fiorenza, aveva scoperto files contenenti notizie e informazioni relative alla gara di appalto che era ancora riservata. Un’integrazione del rapporto trasmessa dalle fiamme gialle, aveva poi evidenziato l’esistenza di una mail con la quale l’ex dirigente dell’Asl di Rieti aveva trasmesso alla segreteria della commissione giudicatrice una proposta di punteggi da assegnare, simili a quelli che sarebbero stati attribuiti alle offerte tecniche delle ditte in gara. 

Tracce nel computer di Fiorenza. Secondo i giudici contabili, il rinvenimento nel computer dell’ingegnere dei documenti relativi alla società, poi risultata vincitrice dell’appalto pubblico, in data precedente a quella dell’aggiudicazione, è la conferma di come Fiorenza e l’ingegnere della Philiphs si fossero accordati sull’esito. In questo modo, sarebbe stata esclusa la società che aveva presentato un’ offerta inferiore di 243 mila e 78 euro, somma che l’ex responsabile dell’ufficio tecnico dell’Asl Rieti, è stato ora chiamato a risarcire.

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Il Messaggero