La giovane malata oncologica che vive tra la muffa, un nuovo appello: deve essere subito trasferita

La giovane malata oncologica che vive tra la muffa, un nuovo appello: deve essere subito trasferita
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RIETI - «Ho appena parlato con la dottoressa dell’hospice. Le condizioni di Elisabetta, vista la febbre e lo stato soporoso e poco reattivo delle ultime ore, richiedono il trasferimento all’hospice di Rieti. Non può restare in questa casa. In queste condizioni». La clessidra si svuota, dall’altro capo della cornetta mamma Marina è impotente di fronte al precipitare dello stato di salute della figlia di 20 anni, affetta da tumore celebrale al quarto stadio. 

«Non posso che attenermi alle disposizioni dei medici, ma in questi giorni - si limita a dire Marina, mentre ribadisce di sentirsi profondamente abbandonata dalle istituzioni - in cui lo stato di salute di mia figlia si è aggravato notevolmente a causa della permanenza tra muffe e umidità, chi ha mancato se ne assumerà le responsabilità». È una mamma che vede scorrere veloci gli ultimi giorni di sua figlia, tra le difficoltà quotidiane e quelle aumentate dalla situazione fatiscente nella quale è costretta a farla vivere. L’alloggio Ater di Corese Terra dove risiedono, per la Asl di Rieti non è idoneo, dal punto di vista igienico sanitario, né per le persone sane, né e soprattutto per una paziente oncologica. Lo ha messo nero su bianco come fanno tutti i dottori che la stanno curando. 

La richiesta della Asl. Il fascicolo di certificazioni redatte dai medici che seguono la ragazza si infoltisce sempre di più. Il documento che pesa di più, però, è la richiesta, inoltrata il 9 marzo dalla Asl al Comune di Fara Sabina, nella quale è contenuta l’istanza di emissione di un’ordinanza urgente con la quale tutelare la salute della giovane paziente e della famiglia. Come? Permettendole di lasciare quell’abitazione. 
Un trasferimento che però Marina continua a ripetere che «non può essere temporaneo. Elisabetta due trasferimenti a poca distanza di tempo l’uno dall’altro non potrebbe mai sopportali», continua a ripetere la mamma. Ma da quanto emerge, non esistono opzioni definitive. Anche gli appartamenti situati a Rieti di cui l’Ater ha comunicato disponibilità al sindaco di Fara Sabina, Roberta Cuneo, sarebbero fruibili solo per pochi giorni. 

Per il tempo necessario a svolgere i lavori nell’appartamento di Corese Terra, quantificato dall’Ater in 20 o 25 giorni. Un periodo nel quale dovrebbero essere risolti problemi annosi che non sono limitati all’appartamento di Elisabetta dove, nella serata di venerdì, l’impianto elettrico è andato. Danneggiata da muffa e umidità, la linea elettrica è tornata a dare problemi, pregiudicando il funzionamento del dispositivo per l’ossigenoterapia e costringendo i genitori della ragazza ad attaccare in emergenza un’altra bombola di ossigeno.

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Il Messaggero