Allarme lingua blu in provincia: focolai tra le pecore. A rischio pure i bovini «Ma non c'è pericolo per l'uomo»

lingua blu
RIETI - Il morbo della lingua blu arriva in provincia di Rieti. La malattia, che colpisce ovini e caprini, ha superato i confini della Sabina con 50 focolai attivi e, da metà...

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RIETI - Il morbo della lingua blu arriva in provincia di Rieti. La malattia, che colpisce ovini e caprini, ha superato i confini della Sabina con 50 focolai attivi e, da metà settembre, anche quella di Rieti è una provincia sottoposta a restrizioni. In termini pratici, gli animali degli allevamenti locali non possono essere movimentati in zone d’Italia che non sono sottoposte a restrizioni.




«Non c’è nessun pericolo per l’uomo, ma ci sono danni per l’economia locale», chiarisce Angelo Toni, direttore del dipartimento prevenzione animale della Asl di Rieti. «Stiamo intervenendo con i vaccini - aggiunge - ma ne abbiamo solo 6mila a disposizione».



Troppo pochi per coprire tutti gli allevamenti, considerando che la lingua blu fa ammalare ovini e caprini, ma colpisce anche i bovini che fanno da incubatori al virus. A causarla, è una specie di zanzara e i sintomi si riconoscono facilmente: piaghe nel naso degli animali, ematomi, lesioni alle zampe e, per l’appunto, la colorazione blu della lingua, causata dalla rottura dei capillari per emorragia.



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