RIETI - La società sportiva Passo Corese dall’anno prossimo, con altissima probabilità, non potrà più utilizzare il campo sportivo di casa sua....
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Qualche ora fa, infatti, è stato sufficiente leggere le dichiarazioni, rilasciate a Il Messaggero, dall’allenatore della Valle del Tevere, Stefano Scaricamazza per gettare ancor di più in allarme il mondo sportivo farense e coresino. E a quanti sono vicini alla società calcistica Passo Corese e sono saltati sulla sedia a leggere che “nella prossima stagione utilizzeremo totalmente il campo sportivo di Passo Corese per ampliare la nostra attività”, le parole del presidente della Valle del Tevere, Enzo De Santis, faranno ancor meno piacere.
LE PAROLE DI ENZO DE SANTIS
«Noi ci siamo aggiudicati l’appalto – dichiara De Santis - ma abbiamo lasciato opportunità alle società che c’erano di tenerlo fino a maggio. Dovevamo iniziare i lavori, ma non potevano mettere su una strada le associazioni che c’erano. Alla fine dei campionati, progetteremo i lavori da fare per poi attivare la scuola calcio e i vari campionati».
E con le altre associazioni farensi?
«Io voglio convivere con tutti – aggiunge De Santis - vediamo di trovare modo di collaborare. La nostra struttura è importante, pertanto sugli orari, vediamo se ci sono opportunità anche per gli altri, in base alle disponibilità, e secondo quello che ci dobbiamo fare. Dal momento che abbiamo fatto un investimento, non lo abbiamo fatto solo per spendere soldi. Rimane il massimo spirito di collaborazione, ma chiaramente gli altri dovranno sentire noi».
E il Passo Corese?
«A Passo Corese abbiamo dato disponibilità fino a maggio perché non potevamo metterli in difficoltà».
Ma poi potrà continuare ad utilizzare il Di Tommaso o no?
«Beh – conclude - non penso per adesso, perché dobbiamo mettere in atto un programma relativo alle attività del prossimo anno. Poi vediamo. Per il Passo Corese, però, io la vedo difficile. Resta la massima collaborazione, ma è ovvio che noi abbiamo delle esigenze, come quella di fare un polo sportivo tra più comuni ci comporta un impegno notevole». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero