RIETI - “L’8 marzo ti fa bella” è l’iniziativa promossa ieri presso l’Istituzione Formativa di Rieti, grazie alla collaborazione con la Porta...
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Una giornata dedicata alle donne della Porta Sociale, l’iniziativa che vede insieme diverse organizzazioni di volontariato impegnate nel sostegno a utenti “fragili”, che hanno potuto ricevere gratuitamente un trattamento di bellezza. È stato un appuntamento dedicato al relax e al benessere, quello vissuto al Centro di Formazione Professionale di Rieti, in via dell’elettronica.
«Abbiamo schierato la nostra squadra di studenti del corso di acconciatura ed estetica – commenta Davide Lorenzini, direttore del Centro di Formazione Professionale di Rieti – Siamo stati lieti di offrire alle persone che si sono rivolte a noi, un momento fatto di piccole attenzioni e qualche coccola, grazie alla supervisione dei docenti Luciana D’Andrea, Roberto Diamanti, Azzurra Montiroli, Paola Pennino e Sara Perotti. Diversi i pacchetti proposti tra manicure, epilazione, trucco, trattamenti specifici, massaggi, pieghe, colori e tagli di capelli. Gli studenti coinvolti nell'iniziativa hanno operato con gentilezza e discrezione, una esperienza sicuramente formativa per tutti loro, che speriamo di poter ripetere».
Anche l’assessore ai servizi sociali del Comune di Rieti Giovanna Palomba, presente all’iniziativa, ha apprezzato l’impegno e la professionalità degli studenti. «Grazie a loro e ai loro qualificati insegnanti – ha commentato l’assessore - tante donne hanno potuto partecipare, scegliendo i trattamenti cui sottoporsi e regalandosi uno spazio tutto per loro. I ragazzi, a loro volta, hanno mostrato entusiasmo e soddisfazione perché hanno potuto regalare una mattina di sorrisi e serenità. Insieme alla Presidente dell’associazione capofila della Porta Sociale, il Guazzabuglio, siamo state testimoni di questo importante momento di crescita e confronto. La solidarietà non ha confini e celebrare un giorno importante come questo attraverso gesti di amore verso la propria persona e verso gli altri, che riconducono tutto entro il significato più ampio e profondo del rispetto della persona, costituisce l'essenza dell'iniziativa». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero