Rieti, inaugurato l'Alzheimer Caffè, da oggi a Villa Reatina

Rieti, inaugurato l'Alzheimer Caffè, da oggi a Villa Reatina
RIETI - A un anno dalla nascita l “Alzheimer Caffè” ha trovato ospitalità nel centro sociale di Villa Reatina, grazie all’impegno...

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RIETI - A un anno dalla nascita l “Alzheimer Caffè” ha trovato ospitalità nel centro sociale di Villa Reatina, grazie all’impegno dell’associazione Amar e dell’assessorato ai servizi sociali del Comune. Si è svolta nel pomeriggio di ieri, infatti, la festa di inaugurazione per la nuova sede. Una festa a tutti gli effetti, animata da musica, balli e grande partecipazione in un clima sereno di familiarità diffusa. Ad aprire questa festa, una consapevolezza.

A Rieti c’è sempre più bisogno di questa fraternità e di questo servizio anche a partire dalle cifre, come ha specificato Andreina Ciogli, la Presidente di Amar, «nel 2003 sulla base dei dati epidemiologici l’ospedale ha stimato 2300 casi, oggi le cifre sono destinate ad aumentare».

Ne è cosciente il Comune, presente nella persona dell’assessore Giovanna Palomba, che ha affermato «sono molto contenta di questa importante collaborazione. Ringrazio la Presidente Andreina Ciogli, perché è un vulcano, e il Presidente del Centro, Enzo Caprucci. Questa è una realtà destinata a consolidarsi e ad aumentare, perciò alla richiesta di aiuto della dottoressa ho fatto di tutto per trovare una soluzione e quando siamo venute insieme qui i soci del Centro Anziani non si sono lasciati dire una parola di più.  Penso sia bello stare qui perché Villa Reatina è un quartiere vivo, si possono creare delle belle sinergie. Chissà che poi non possano nascere dei progetti».

Una progettualità lungimirante e necessaria, che fa parte della storia della città, come ha ricordato il professor Stefanini, «diversi anni fa abbiamo fatto uno screening degli over 65 di Villa Reatina, oggi è come se si chiudesse un cerchio, che però deve andare avanti in un quartiere così vero con una rete sociale così importante. – ha proseguito - Al tempo venimmo fortemente aiutati dal sindaco e dalla Asl perché avevamo la presunzione di iniziare a fare prevenzione. Infatti la cosa peggiore che può capitare ad una persona è il ritiro sociale, non abbiamo un farmaco per lottare contro questa maledetta malattia ma abbiamo tante cose che possono far stare meglio, come questo Caffè». 

E alla virtuosa battaglia contro un mostro invisibile come l’Alzheimer il Comune ha voluto contribuire donando alla struttura una cassetta di primo pronto soccorso e una cyclet a disposizione di tutti gli ospiti, la cui prima pedalata è spettata proprio al Presidente Caprucci.

IL PROGETTO
Finanziato dal Ministero del Lavoro, “Alzheimer Caffè” è l’unico e il primo nella provincia di Rieti. «Al suo secondo anno può testimoniare su 30 iscritti una frequenza media di 15/18 persone e non è poco, – evidenzia la Presidente Andreina Ciogli – se consideriamo i casi che prima di conoscerci rifiutavano di alzarsi mentre dopo hanno ricominciato a lavarsi, a mangiare in compagnia, a parlare, a partecipare. Il Caffè è un deterrente positivo contro la solitudine, fornisce a chi sta male una ragione per trascorrere la giornata, per non sentirsi come un peso».


Ogni lunedì e giovedì dalle 15.30 alle 18.30, gratuitamente, gli ospiti vengono coinvolti in attività come la riabilitazione cognitiva, il ballo e la ginnastica dolce dai volontari, in collaborazione con Auser, Associazione per la terza età, che mantiene vivo l'interesse e la socializzazione delle persone anziane. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero