Esplode la protesta del grano: presidio di Coldiretti Rieti a Roma

Esplode la protesta del grano: presidio di Coldiretti Rieti a Roma
RIETI - «Con cinque chili del mio grano non ci pago nemmeno un caffè o una bottiglietta di acqua minerale al bar». E’ lo sfogo di uno degli agricoltori...

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RIETI - «Con cinque chili del mio grano non ci pago nemmeno un caffè o una bottiglietta di acqua minerale al bar». E’ lo sfogo di uno degli agricoltori reatini, soci della Coldiretti Rieti, che ieri hanno manifestato a Roma a difesa del grano duro italiano il cui prezzo, a luglio, cioè in periodo di piena trebbiatura, è crollato del 42% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.


Il presidio è stato organizzato in concomitanza col tavolo nazionale di filiera convocato da Maurizio Martina, ministro delle politiche agricole. Sui banchetti allestiti in via XX Settembre, anche una bilancia con 15 chili di grano e 1 di pane, il rapporto tra quanto serve del primo per comprare un chilo del secondo. Oggi il grano duro per fare la pasta viene pagato 18 centesimi al chilo, quello tenero per il pane 16 centesimi al chilo. Poi succede che dal grano alla pasta i prezzi aumentano del 500% e quelli dal grano al pane addirittura del 1400%.

«La situazione - si legge in una nota di Coldiretti Rieti - è insostenibile, al punto che i produttori reatini, se i prezzi resteranno ai livelli attuali potrebbero rinunciare alla prossima semina». Il ministro, sceso in piazza al termine del tavolo, ha annunciato un finanziamento di 10 milioni di euro per qualificare la produzione nazionale e l’istituzione di una commissione che verifichi la trasparenza delle dinamiche di formazione del prezzo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero