Rieti, Giornata di preghiera e digiuno per la Terra Santa. Il vescovo: «Portiamo a Dio il grido dei bambini e degli ostaggi»

La messa
RIETI - Invocare pace tra israeliani e palestinesi. Questo l'invito della Chiesa, per la giornata di preghiera e digiuno, in programma oggi, 17 ottobre. ...

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RIETI - Invocare pace tra israeliani e palestinesi. Questo l'invito della Chiesa, per la giornata di preghiera e digiuno, in programma oggi, 17 ottobre.


Una giornata di unità della comunità cristiana diocesana, con numerosi fedeli che stamattina alle 9 si sono ritrovati attorno al vescovo Vito, nella basilica di Sant’Agostino a Rieti. 
Con una lettera rivolta a tutto il popolo di Dio, era stato il vicario generale, don Casimiro Panek, su sollecitazione del vescovo e in sintonia con la Chiesa italiana, ad invitare a una giornata di preghiera e digiuno per la pace in Terra Santa.
«Noi vorremmo disinnescare quest'odio e questa violenza - ha detto il vescovo nell'omelia - ma probabilmente lo faremmo con altra violenza. Perciò siamo a chiedere al Dio della pace il dono della guarigione del cuore. Chiediamo al Signore il dono di sostenere chi detiene le redini e il potere, chiediamo il dono dell'intelligenza politica, per tutelare le esigenze della pace. A Dio nulla è impossibile. Portiamo davanti a lui il grido dei più piccoli, dei bambini, degli ostaggi. Oggi siamo uniti con tutte le chiese in Italia e nel mondo intero. A volte siamo chiusi nelle nostre piccole cose, chiediamo invece la grazia di sentire nel nostro cuore il dolore del mondo e di essere noi stessi strumenti di pace, di lavoro, di coabitazione pacifica».

Alla celebrazione è seguita l’esposizione eucaristica, con la possibilità di adorazione personale per l’intera giornata. Alle 20.30 il parroco di Sant’Agostino don Marco Tarquini presiederà un momento comunitario di preghiera, concludendo con la benedizione eucaristica alle 21.
Momenti di preghiera per la pace sono stati promossi anche in tutte le parrocchie.

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Il Messaggero