Giallo a Borbona: resti umani trovati nel sottotetto di una villa nobiliare

Sulla vicenda indagano i carabinieri
RIETI - Resti umani nella soffitta di un immobile in ristrutturazione. Giallo a Borbona dopo il rinvenimento di quelle che sembrerebbero ossa umane, alcune di piccole dimensioni,...

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RIETI - Resti umani nella soffitta di un immobile in ristrutturazione. Giallo a Borbona dopo il rinvenimento di quelle che sembrerebbero ossa umane, alcune di piccole dimensioni, e di teschi all’interno della soffitta di un’abitazione saltuariamente abitata dai proprietari romani. Al momento c’è massimo riserbo e lo stesso sindaco, Maria Antonietta Di Gaspare, precisa che, prima di avere la certezza di cosa in realtà si tratta, bisognerà attendere gli esiti degli esami diagnostici di laboratorio. 

Il ritrovamento. Il macabro ritrovamento è avvenuto nei giorni scorsi da parte di alcuni operai di una ditta edile che stavano effettuando lavori di ristrutturazione in un casale nobiliare leggermente defilato in collina lungo la strada regionale 471 “di Leonessa”. Una volta entrati nella soffitta – probabilmente per visionare la tipologia di interventi da effettuare - sono rimasti impietriti a fronte della scoperta: ossa e resti umani, teschi e reperti ossei anche di dimensioni ridotte che potrebbero farne ipotizzare l’appartenenza a dei bambini o comunque a individui di statura ridotta.

Alcuni resti sarebbero addirittura mummificati con la presenza di un sottile strato di pelle di consistenza pergamenacea in aderenza alle ossa. Al momento nella piccola comunità di Borbona, nei locali come nei bar, non si parla di altro per un episodio che ha suscitato curiosità ma anche sconcerto agitando una certa inquietudine tra la popolazione. 

Le indagini. Sulla vicenda indagano i carabinieri ma c’è il massimo riserbo da parte degli inquirenti e della Procura che ha aperto un fascicolo. Hanno preso parte alle operazioni di prelievo, sequestro e custodia delle ossa anche i carabinieri del Nucleo operativo di Rieti. La circostanza che fa più scalpore è il fatto che l’immobile fosse comunque abitato prima dei lavori di ristrutturazione seppure sporadicamente ome seconda casa, verosimilmente senza che nessuno si sia accorto della giacenza di quelle ossa. Sarebbe stato rinvenuto anche materiale documentale ma al momento non si consce se sia in qualche modo collegato alla presenza di quei resti umani.

Gli esami. Resti ora al vaglio degli inquirenti e che dovranno essere sottoposti ad analisi di laboratorio per stabilire - anche tramite esami diagnostici - tutti quegli elementi utili per risalire ad una datazione, se si tratti di materiale appartenente a persone di sesso maschile, femminile o riconducibili a bambini ed altri elementi come dati biologici o odontologici nel caso delle arcate dentali dei teschi se presenti. Difficile al momento poter stabilire da quanto quelle ossa si trovassero all’interno della soffitta. «Il materiale è sequestrato in attesa di essere trasferito a Roma per poi essere sottoposto ad esami tecnico-diagnostici – ha spiegato il sindaco di Borbona Maria Antonietta Di Gaspare – solo questa tipologia di verifiche potrà dare l’assoluta certezza circa la provenienza e la derivazione delle ossa rivenute rispetto ai quali, al momento, non è possibile né ragionevole fare ipotesi».

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Il Messaggero