RIETI - Commovente il ricordo di Stefano Colasanti fatto dalla figlia Bendette, 17 anni, che in chiesa ha preso la parola, parlando a braccio ...
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«Papà era straordinario, fuori dal normale. Mi viziava ma allo stesso tempo pretendeva tanto da me. Non gli ho mai tolto la soddisfazione dello sport, sono sempre stata impedita! Il mio papà faceva un lavoro tosto ma era tosto anche lui. Lo stesso coraggio che ora sta dando a me adesso. Il pompiere paura non ne ha, ma io penso che papà abbia avuto tanta paura ma in quel momento il coraggio ha prevalso e voglio che ora prevalga su tutti, lui ne sarebbe contento. Era grande non solo perché era vigile del fuoco ma perché era mio papà. Mi ha sempre insegnato a sorridere e stringere i denti, magari battere i pugni ma farmi valere sempre. Tanta gente che non conosco mi ha ringraziata, tutta la forza che ho ora l'ho chiesta a lui, e lui me la sta dando, a me e la mia famiglia, i colleghi e le ragazze che allenava. Ci dobbiamo far forza e stringere i pugni, ringraziarlo e ridere cone faceva lui. Dobbiamo asciugarci le lacrime e portare avanti il suo sorriso, ora mi guarda dall'alto de faccio qualche furbata. Ringrazio tutti, non pensavo che ci fosse tutta questa gente».
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Il Messaggero