Francesca Persi, che impresa! La prima reatina a concludere la 1001 Miglia in bici. Foto

Francesca Persi, che impresa! La prima reatina a concludere la 1001 Miglia in bici. Foto
RIETI - È davvero un'impresa storica, quella compiuta dalla ciclista reatina Francesca Persi, la prima finora della nostra città ad aver portato a compimento la...

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RIETI - È davvero un'impresa storica, quella compiuta dalla ciclista reatina Francesca Persi, la prima finora della nostra città ad aver portato a compimento la 1001 Miglia, la più lunga ed estrema randonée ciclistica del vecchio continente, che attraversa la pianura Padana, bordeggiando la ciclovia fluviale del fiume Po, valicando l’appenino ToscoEmiliano, spingendosi sino al Lago di Bolsena.

Risalendo nuovamente in Toscana sino a Siena, il tracciato tocca poi le Cinque Terre del Mar Ligure, per dirigersi nuovamente verso la pianura in direzione di Castellania (luogo di nascita di Fausto Coppi), ultima tappa prima del rientro a Nerviano, luogo di partenza e arrivo del circuito.

Una doppia vittoria

Francesca, 42 anni, infermiera presso la Asl di Rieti, ha sempre avuto la passione per il ciclismo, ma negli ultimi cinque/sei anni da quando ha conosciuto i ragazzi e le ragazze della Zero Team - il gruppo ciclistico del presidente Paolo Ferri - ha intensificato la sua attività su strada e offroad, fino a voler tentare questa esperienza, iniziata lo scorso 16 agosto e portata a compimento una settimana più tardi (il 22 per la precisione). Per lei si è trattatto di una vittoria doppia, perché oltre ad aver tagliato il traguardo della 1001 Miglia, si è ripresa ufficialmente una rivincita con la vita, dopo un periodo di malattia che non le ha mai tolto però, né il sorriso, né tantomeno la determinazione necessaria per combattere e vincere.

«Ce l'ho fatta a portare a termine la mia 1001 MIGLIA!!!! - scrive sul suo profilo Facebook - Chi vive il ciclismo sa di cosa parlo: sacrificio, convinzione, allenamento e passione per questo sport e soprattutto Voglio poter ringraziare le persone che mi hanno sempre sostenuta non solo per prepararmi a questo grande evento ma nella vita di tutti i giorni: i miei figli, i miei genitori, e il mio super compagno, un uomo magnifico! Anche le mie squadre #rietiriding e #zeroteam con #alkasport, il mio super presidente e amico Paolo Ferri e tutta la sua famiglia. In più Anna Coiante e Giorgia Palmari che mi hanno sostenuta in questa enorme impresa: 1600km in 16000 metri di dislivello in tutta Italia. Visti milioni di posti della nostra fantastica Italia: il canto delle cicale nel caldo del giorno e quello dei grilli nella notte stellata. I profumi delle Pinete secolari di Vallombrosa e i dolci profumi dei pescheti della pianura padana! 190 km di pista ciclabile lungo il Po visto all'alba e il naviglio di Bereguardo e le immense risaie. Grazie a Marco Orsini biomeccanico e preparatore e Domenico Ricci grande meccanico. Potrei continuare all'infinito e nel ringraziare ancora tutti per il tifo fatto per me adesso la mia grande soddisfazione è avere il brevetto mondiale per poter fare qualsiasi Over 1000 in tutto il mondo! Grazie, ce l'ho fatta».

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Il Messaggero