Forno crematorio a Borgo Velino, arriva il sì del consiglio comunale

Forno crematorio a Borgo Velino, arriva il sì del consiglio comunale
RIETI - «Io credo in questo progetto. Borgo Velino crede in questo progetto e per questo c’è stata l’approvazione in consiglio comunale»....

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RIETI - «Io credo in questo progetto. Borgo Velino crede in questo progetto e per questo c’è stata l’approvazione in consiglio comunale». Emanuele Berardi parla in maniera pacata, scansa ogni forma di polemica e cerca di essere chiarissimo. Il sindaco di Borgo Velino è uscito da poco da una votazione storica: nella seduta del consiglio comunale che si è svolta ieri mattina è stata data l’approvazione al progetto del tempio crematorio. Ora parte l’iter autorizzativo assai complesso, che potrebbe durare almeno 7 o 8 mesi e poi si procederà alla costruzione. Il primo passo, intanto, è stato fatto e, ovviamente, non sono mancate le polemiche. 

Comitato “No Crem”. Ieri mattina un rappresentante dell’associazione “Noi insieme” aveva messo una macchina con uno striscione davanti al Comune. «No Crem: ai posteri l’ardua sentenza», recitava lo striscione. Il comitato voleva che fosse presa in considerazione una petizione con raccolta firme. «La nostra petizione è stata respinta in toto – spiega Fernando Campoli di Noi Insieme – con i voti di maggioranza e minoranza. Non abbiamo visto un grande dibattito e ci dispiace. Ora valuteremo con il nostro legale cosa fare».

Sul tema dei contrari Berardi risponde con grande tranquillità. «La democrazia è bella per questo – dice il primo cittadino – perché ognuno può fare quel che ritiene più giusto. L’importante è che lo faccia nel rispetto di tutti. E’ stata presentata una petizione, l’abbiamo discussa ed è stata respinta. A suo tempo è stato fatto un comitato ed è stata fatta una raccolta di firme che è durata oltre 4 mesi. Sono state raccolte 150 firme di residenti del comune e 350 di quelli dei paesi limitrofi. Se si guarda a Borgo Velino è il 20% della popolazione, per il resto meno del 10% del totale». 

Cifre e tempi. Parole che, secondo Berardi, dimostrano che il tempio crematorio in paese non è malvisto. «La maggioranza ha votato si in maniera compatto – dice – e i tre della minoranza si sono astenuti. Quello di oggi è un primo grande passo, il progetto ora può andare avanti». L’iter prevede la pubblicazione di un bando europeo per 35 giorni, poi l’analisi delle proposte. Nel frattempo ci saranno anche i pareri degli enti sovracomunali, ovvero Arpa, Asl, Regione e Provincia, che dovranno dare il loro parere. Tutto si dovrebbe concludere in meno di un anno, poi si avvierà la fase realizzativa.

L'aspetto economico. Da considerare anche il tema economico: il tempio crematorio di Albosaggia, in provincia di Sondrio, preso a modello ha effettuato oltre 5400 cremazioni nel 2020 portando oltre 450 mila euro nelle casse comunali. Quello di Borgo Velino dovrebbe partire da almeno 3500 cremazioni l’anno. «Di tempo ce n’è ancora – conclude Berardi – ma io credo in questo progetto e la gente ci crede. Non ci sarà inquinamento, ma molta tecnologia. Non lo vediamo come una cosa triste, ma come un’opportunità per la nostra comunità».

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Il Messaggero