Economia, una lenta ripresa. Il bilancio di Federlazio mette in risalto aspetti positivi ma evidenzia anche timori per il futuro

Economia, una lenta ripresa. Il bilancio di Federlazio mette in risalto aspetti positivi ma evidenzia anche timori per il futuro
RIETI - Le piccole e medie imprese reatine, dopo un 2022 di ripresa, hanno dato un nuovo segnale di rilancio delle attività nei primi mesi del 2023, tornando ai...

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RIETI - Le piccole e medie imprese reatine, dopo un 2022 di ripresa, hanno dato un nuovo segnale di rilancio delle attività nei primi mesi del 2023, tornando ai livelli pre-covid. Se però l’anno scorso si sono registrati risultati migliori delle attese, quello in corso mostra una crescita di minore intensità. Il progressivo aumento poi del costo del denaro - dettato dall’esigenza di ridurre la spinta inflazionistica - e i rallentamenti sul Pnrr, hanno rimesso discussione le prospettive di crescita riportate nel primo trimestre dell’anno. È quanto emerge dall’indagine annuale che Federlazio realizza tra i propri associati e che è stata presentata ieri mattina nella sede provinciale di palazzo Sanizi. 

Il bilancio. «Nell’ultimo biennio le imprese hanno fatto la loro parte – ha esordito il presidente Alberto Cavallari – mostrando di saper reagire a ben due pandemie: quella sanitaria e quella energetica. I dati sono incoraggianti anche se è indubbio che lo scenario appare incerto. I numeri parlano chiaro e mostrano un tessuto economico in ripresa, tornato ai livelli pre-covid. Occorre un cambio di marcia per colmare la carenza di infrastrutture digitali ed in particolar modo nella fibra ottica, così come a livello locale la carenza di infrastrutture viarie». Le aziende che nei primi tre mesi del 2023 hanno registrato un incremento del fatturato sono il 55 per cento. Un dato positivo – secondo i vertici dell’associazione delle piccole e medie imprese – che permette di recuperare buona parte del terreno perduto nel periodo più acuto delle pandemie sanitaria ed energetica. 

Ricavi ridotti. Tuttavia bisogna considerare che una percentuale consistente del 16,7 per cento di imprenditori segnala una riduzione dei propri ricavi. Nel primo trimestre sono cresciuti in maniera particolare i ricavi sul mercato privato nazionale (saldo di opinioni +53 per cento) e su quello internazionale (+40 per cento) ed in crescita seppur minore (+11 per cento) il mercato delle commesse pubbliche. Un altro dato positivo è la riduzione della cassa integrazione guadagni del 58 per cento. Mentre l’occupazione mostra un saldo del -5 per cento.

Le difficoltà. Un dato che è legato alla difficoltà di reperire manodopera qualificata e quadri intermedi. Il 37 per cento infatti degli imprenditori intervistati ha detto di avere incontrato queste difficoltà. «I dati sono indice del superamento della crisi sanitaria – spiega il direttore Mauro Giovannelli – e del sostanziale ritorno alla normalità per quanto riguarda i costi dell’energia. Permane ed è forte l’incertezza conseguente alla politica monetaria restrittiva posta in essere dalla Banca centrale europea per rallentare l’inflazione e che finisce per rappresentare un freno agli investimenti per gli imprenditori reatini. In proposito, nel tentativo di ridurre l’impatto dell’incertezza, come associazione supportiamo le imprese, cercando di farle beneficiare di incentivi e bandi».

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Il Messaggero