Fara Sabina, cartelli turistici: tanti dubbi sulle spese della pro loco

Cartello
FARA SABINA - L'immagine di un nuovo cartello turistico, messo da «Azienda di comunicazione», che campeggia davanti a quello della Pro loco di Fara gettato a...

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FARA SABINA - L'immagine di un nuovo cartello turistico, messo da «Azienda di comunicazione», che campeggia davanti a quello della Pro loco di Fara gettato a terra, ma altrettanto recente perché installato a fine 2016, sta facendo il giro dei social. Generando un acceso dibattito sulla gestione di «Cultura e Turismo» nel comune, dove la Pro loco, presieduta da Francesco Simonetti, non è più attiva da un anno. La difficile situazione in cui versano le casse comunali si è abbattuta anche sull'associazione di promozione turistica farense, il cui capitolo (dove in media venivano appostati circa 15mila euro l'anno) dal 2016 è stato azzerato. E dal 2017 si sono fermate le iniziative della Pro loco. Dal 2006, quando era stata ricostituita, aveva assunto un carattere via via più istituzionale, diventando una sorta di braccio operativo del Comune, grazie all'organizzazione di eventi promossi dall'Ente. Ma l'obiettivo del risparmio, nel caso dei cartelli, non sembra essere stato centrato. Se è vero che la nuova azienda, in virtù di un bando regionale, è riuscita a tabellare diversi Comuni della regione senza costi per gli Enti, i cartelli della Pro loco, ancora nuovi di zecca, un costo lo avevano eccome. L'operazione è stata sbandierata via facebook dalla società con foto, didascalia, emoticon che strizza l'occhio e la domanda: «Meglio, no?». Mica tanto se si pensa che la spesa dei cartelli della Pro loco si aggira tra i mille e i 2mila euro. Si trattava, nello specifico di sei teche in legno, con stampa. Tre cartelli, consegnati dalla Pro loco ad agosto 2016 sono stati installati, gli altri tre consegnati a fine anno, ancora giacciono inutilizzati nei magazzini comunali.
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Il Messaggero