Rieti, a Fara Sabina mensa scolastica a cinque stelle: ai genitori di un'alunna cartella da 10mila euro per i pasti

Rieti, a Fara Sabina mensa scolastica a cinque stelle: ai genitori di un'alunna cartella da 10mila euro per i pasti
FARA SABINA - Diecimila e 700 euro per i pasti consumati dall’inizio dell’anno ad oggi da un'alunna dell'istituto comprensivo di Fara Sabina, nella mensa...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
FARA SABINA - Diecimila e 700 euro per i pasti consumati dall’inizio dell’anno ad oggi da un'alunna dell'istituto comprensivo di Fara Sabina, nella mensa scolastica gestita dalla Cir Food. Che la mensa si sia trasformata in un ristorante pluristellato diretto da chef di alta fama, all’insaputa degli utenti?


IL FATTO
Più probabile un errore di digitazione che ha fatto saltare qualche virgola o lasciato scappare qualche zero di troppo rischiando, però, di far prendere un coccolone ai genitori della piccola utente farense.
“Con la presente – si legge nella missiva da loro ricevuta – desideriamo segnalare che non ci risultano saldati i pasti consumati alla mensa scolastica del comune di Fara Sabina per un ammontare pari a euro 10700. La invitiamo a saldare quanto dovuto entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della presente. Non provvedere nei termini indicati autorizzerà Cir Food a richiedere la tutela giudiziale del proprio credito senza altro avviso”.

LA REAZIONE
Dopo un iniziale e comprensibile shock, i genitori della piccola alunna si sono attaccati al telefono per chiedere delucidazioni alla ditta. Che, dopo una breve indagine pare abbia appurato che il problema, più volte segnalato ma mai risolto, fosse legato al mancato riconoscimento da parte del sistema di pagamento del codice fiscale di uno dei genitori, e che la somma dovuta fosse non più alta di 107 euro. Insomma, falso allarme e l’auspicio che da gennaio, tutto possa rientrare nella norma con il saldo della cifra esatta e la cartella pazza nel tritacarta.

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero