RIETi - Le politiche sportive della Giunta Basilicata non piacciono. Ma non solo alla minoranza. Davide Basilicata e il suo delegato allo Sport, Marco Marinangeli finiscono nel...
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IL DISAPPUNTO
“L'onestà intellettuale e la libertà di pensiero che da sempre mi contraddistinguono – scrive Fratini - mi permettono di dare un giudizio sereno e obiettivo anche riguardo i provvedimenti della mia maggioranza con la quale ho partecipato alla redazione e aderito entusiasticamente al programma elettorale nel 2016 dove si assicurava testualmente tra l'altro " il sostegno alle associazioni sportive"”.
“Partendo dal presupposto che la sfavorevole congiuntura economica attuale, che attanaglia e mette in croce tutti gli enti locali, imponga una attenta spending review e che la necessità di abbattere i costi di gestione dei propri beni sia giusta e sacrosanta, ritengo – incalza il consigliere - che sarebbe stato opportuno provare a coinvolgere le associazioni che utilizzano gli impianti, nella gestione di questi ultimi (mediante affidamento diretto provvisorio con scadenza alla data dell' assegnazione definitiva), previa eventuale stipula di polizza assicurativa sull'intera struttura e conseguente patto di manleva con il Comune. Sicuramente – conclude - ci saranno delle motivazioni plausibili alla base delle misure adottate dalla Giunta, le mie perplessità, tuttavia, rimangono tali”.
LA SITUAZIONE
Fratini, pur essendo uno degli esponenti più diplomatici della maggioranza Basilicata, come già avvenuto nel recente passato (quando emersero le problematiche finanziarie dell’Ente), non ha mai taciuto quando si trovava in disaccordo con le decisioni del sindaco.
Sugli impianti sportivi, poi, Basilicata e Marinangeli, hanno reso tutto più facile: a cominciare dalla convenzione fallita con l’Asd Valle del Tevere per il “Di Tommaso”, passando per l’aumento delle tariffe fino alla gestione a una ditta esterna dei campi, sono riusciti fare tutto quello che di impopolare si potesse fare in tema di sport.
Pare evidente che dopo aver dovuto subire l’ennesima decisione politica non condivisa, Fratini si sia almeno voluto togliere la soddisfazione di dire a tutti che non è d’accordo. Magra consolazione? Forse, ma che contribuisce ad allargare la falla della maggioranza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero