Elezioni, ex preventorio Cri di Fara Sabina Moretti (Leu) "Rilanciarlo perché rappresenta una possibilità per il territorio"

Mabel Moretti durante un intervento pubblico
RIETI - Liberi e uguali di Fara Sabina nel suo tour sul territorio comunale in vista delle prossime elezioni regionali e politiche, fa tappa nel capoluogo. Dove uno dei temi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
RIETI - Liberi e uguali di Fara Sabina nel suo tour sul territorio comunale in vista delle prossime elezioni regionali e politiche, fa tappa nel capoluogo. Dove uno dei temi principali affrontati insieme ai cittadini è stato quello del rilancio dell’ex preventorio della Croce rossa italiana.

Che per la sua storia convulsa che lo vede ancora inutilizzato e cadente, tra vendite e ritorni, è al centro dell’ennesima una campagna elettorale.
Sull’argomento è intervenuta la candidata alle Regionali per Leu, Mabel Moretti.
“Credo che la politica debba essere visionaria e possibilista – ha sostenuto Moretti -. Un luogo del genere non può essere abbandonato a se stesso: per il luogo, per ciò che significa, per il decoro e soprattutto perché è una possibilità per molti cittadini. Possibilità di investimento, di conoscenza del territorio, di mantenimento dello stesso. Se a Fara si deve investire, credo che si debba ripartire dai luoghi che abbiamo, rendendoli agibili, fruibili, in un progetto vasto. La politica è anche tentare di accendere ogni tanto i riflettori su un comune che da troppi anni ha spento la luce. Se questa candidatura deve servire a qualcosa – ha concluso la candidata Leu - che serva a riaccendere i fari sui bisogni delle persone e dei luoghi a cui appartengo". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero