Covid: i contagi arretrano ma si conta in provincia la vittima numero 311. Dolore a Roccasinibalda

Covid: i contagi arretrano ma si conta in provincia la vittima numero 311. Dolore a Roccasinibalda
RIETI - Covid: ottavo giorno di fila senza nuovi positivi. Continua a offrire segnali di speranza l’andamento dei contagi che a Rieti, come a livello nazionale, sta...

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RIETI - Covid: ottavo giorno di fila senza nuovi positivi. Continua a offrire segnali di speranza l’andamento dei contagi che a Rieti, come a livello nazionale, sta registrando un sostanziale arretramento, ma a Roccasinibalda la comunità piange la perdita di un concittadino molto conosciuto, la vittima numero 311 dall’inizio della pandemia. E’ Renzo Di Giovanni, che dopo un lungo periodo di ricovero all’ospedale de Lellis, non ce l’ha fatta a vincere la sua battaglia contro il covid. La battaglia era iniziata a maggio quando, come sua moglie e suo figlio, era risultato positivo al virus. 

Al contrario degli altri due componenti della famiglia, lo stato di salute di Renzo Di Giovanni aveva destato fin da subito forte preoccupazione e a nulla sono serviti il ricovero tempestivo in terapia intensiva e le cure. L’uomo, che aveva lavorato per anni come lsu per il Comune e partecipato a diversi progetti di servizio civico, se ne è andato nella notte tra sabato e domenica. 

Il post del sindaco Stefano Micheli. «Una giornata cupa, appiccicosa, grigia come la notizia che ci ha risvegliato questa mattina – scrive il sindaco di Rocca Sinibalda, Stefano Micheli sulla pagina facebook dell’ente - Non parlavamo di covid da un po’. Maggio era stato un mese terribile, i numeri a Rocca Sinibalda alti e la preoccupazione tanta. Ma abbiamo affrontato la situazione con calma e serenità, ne siamo usciti, abbiamo riaperto le scuole, ripreso la vita pian piano. La campagna vaccinale andava avanti e siamo anche arrivati alla zona bianca, di pari passo con il resto del Paese. Ma oggi la coda di quei giorni bui ha portato via un nostro caro concittadino, Renzo, che faceva parte, seppure in modo intermittente, della grande famiglia del Comune. Renzo non ce l’ha fatta, ha lottato per oltre un mese in ospedale, ma questa notte il Covid lo ha portato via, strappandolo all’amore della famiglia, di Marina, Francesca, Angelo, dei suoi nipoti. Non ha avuto una vita facile Renzo, ma l’ha affronta sempre con grande dignità e correttezza. Noi tutti oggi ci stringiamo alla sua famiglia, per fargli sentire l’amore e il rispetto di una comunità, perché sappiano che non sono e non saranno mai soli. Riposa in pace Renzo». 

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Il Messaggero