RIETI - Da presidi per una serena vecchiaia a focolai della nuova pandemia mondiale. Da gusci sanitari in grado di garantire assistenza a fortini violati che necessitano di...
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Tre, in un solo giorno, quelle isolate in provincia di Rieti, l'istituto Santa Lucia del capoluogo gestito dalla suore francescane, la struttura Alcim di Contigliano e la Casa Arcobaleno di Greccio.
Tre gerontocomi ora circondanti da un robusto cordone sanitario che regola gli interventi medici da effettuare sui pazienti e gli operatori e al tempo stesso vieta ogni accesso esterno, anche ai familiari più stretti dei ricoverati, intervenendo, quando necessario, anche sui dipendenti delle stesse strutture.
Già, perchè il nemico nelle mura delle case di riposo, nella stragrande maggioranza dei casi, lo hanno portato proprio loro. Gli operatori e i familiari in visita. Non è un'accusa, ma solo una semplice constatazione. Non è una colpa, solo il beffardo gioco della vita che, in questo periodo, stravolge anche l'ordine degli affetti più cari, più intimi delle famiglie.
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Il sindaco di Contigliano, l'archietto Paolo Lancia ha però un'idea precisa su quanto avvenuto. «L’intera struttura - spiega a Il Messaggero - è ora in quarantena, con i dipendenti, una ventina, che possono spostarsi solo tra la propria abitazione e il luogo di lavoro. Da tempo, come prevede la legge, nessun parente entrava più. Il punto debole di tutte le case di riposo sono gli operatori, che quando non sono di turno escono e si espongono al rischio».
Divieto di ingresso. Una situazione ad alto rischio che, per poter prevenire danni maggiori, necessita di misure urgenti, anche anti popolari, ma sicuramente necessarie in questo momento. E Il sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, valutata la situazione non ha esito, danto l'immediato ordine «ai dirigenti di tutte le strutture di riposo e Rsa del territorio di non permettere l’ingresso a nessuno, al di fuori del personale necessario. Continueremo - ha proseguito Cicchetti - a monitorare la situazione, in contatto con la Asl, ma soprattutto rinnoviamo l’appello a tutti a rimanere a casa e ad attenersi alla lettera alle indicazioni che arrivano dal Governo e dalle autorità sanitarie».
Poi, quando tutto sarà passato, perché passerà, si potrà ristabilire l'ordine sociale, affettivo, sanitario che le case di riposo hanno fin qui assicurato. Ma solo dopo aver sconfittom il Covid-19.
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L'allarme della Regione Lazio. Anche l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato ha acceso i riflettori sul caso delle case di riposo. «Nel Lazio - ha detto - le case di riposo sono diventate il focolaio del Covid-19».
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Il Messaggero