Coronavirus, a Passo Corese due cinesi in isolamento. Una terza persona è allo Spallanzani

RIETI - Due cittadini cinesi residenti a Passo Corese sono attualmente in isolamento domiciliare fiduciario protetto. Dopo che i due hanno riferitodi essere venuti in contatto con...

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RIETI - Due cittadini cinesi residenti a Passo Corese sono attualmente in isolamento domiciliare fiduciario protetto. Dopo che i due hanno riferitodi essere venuti in contatto con una persona, sintomatica, che, però, in queste ore si trova ricoverata all'ospedale Spallanzani di Roma per effettuare il tampone di eventuale positività al virus.


Quattro ragazzi di Latina rifiutati da autista Uber a Londra: «Non voglio italiani»

A Rieti tutti asintomatici. Le quattro persone di Rieti poste nella giornata di ieri, 4 marzo 2020, in isolamento domiciliare presso le rispettive abitazioni, al momento risultano tutte asintomatiche.

Ulteriori limitazioni al De Lellis. Ulteriori limitazioni all'ospedale de Lellis di Rieti per arginare il diffondersi del coronavirus. Al percorso obbligato di accesso per pazienti con sintomi febbrili, alle due tensostrutture di pre-triage poste all'esterno del pronto soccorso e alle limitazioni alle visite dei familiari dei pazienti, si aggiungono oggi altre decisioni prese dalla dirigenza sanitaria. Verranno infatti ridotte le attività ambulatoriali e chirurgiche programmate, anche quelle in day-surgery. Resteranno intatte quelle di tipo oncologico e le urgenze. Una decisione presa per tutelare al massimo pazienti e personale sanitario e che andrà a incidere solo su quelle visite e quelle attività chirurgiche che potranno essere differite senza danno alcuno per le condizioni di salute dei pazienti.


Caos in tribunale a Rieti. Astensione quasi totale questa mattina in tribunale a causa dell’emergenza coronavirus da parte degli avvocati impegnati nelle cause civili e penali e, di conseguenza, raffica di rinvii disposti dai giudici. Poche le eccezioni registrate, come nei casi in cui dovevano essere depositate le costituzioni di parte civile nei processi penali o presentate richieste particolari. Per il resto, corridoi semi deserti a piazza Bachelet, una situazione che paralizza, di fatto, la macchina giudiziaria – esclusa l’attività indispensabile prevista dal codice di autoregolamentazione della categoria - e che era ampiamente scontata dopo la delibera adottata dall’Organismo congressuale forense alla quale ha fatto seguito, a livello locale, la decisione assunta giovedì sera dal Consiglio dell’ordine di Rieti che ha proposto un protocollo di intesa al presidente del tribunale Pierfrancesco de Angelis. Nel documento viene riconosciuta la possibilità agli avvocati di astenersi dalle cause civili depositando la relativa dichiarazione nel fascicolo telematico del processo due giorni prima dell’udienza, mentre per quanto riguarda il settore penale gli avvocati potranno comunicare l’astensione utilizzando gli indirizzi di posta elettronica certificata, a seconda che si tratti di udienze dibattimentali o del gip/gup oppure ancora del giudice di pace. Tutto questo allo scopo di evitare una presenza eccessiva di avvocati nelle aule e, quindi, il sovraffollamento di spazi insufficienti a ospitare tutte le parti interessate dai processi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero