Il Comune e le scuole, l'assessore Emili soddisfatto del lavoro per l'adeguamento alle norme anti-Covid attacca Governo e Regione: sbagliato imporre l'apertura il 14 settembre

Il Comune e le scuole, l'assessore Emili soddisfatto del lavoro per l'adeguamento alle norme anti-Covid attacca Governo e Regione: sbagliato imporre l'apertura il 14 settembre
RIETI - «In un fazzoletto di tempo il Comune ha progettato, appaltato e portato a compimento investimenti per circa 350 mila euro nell'opera di adeguamento delle...

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RIETI - «In un fazzoletto di tempo il Comune ha progettato, appaltato e portato a compimento investimenti per circa 350 mila euro nell'opera di adeguamento delle scuole alle prescrizioni dettate dalle normative anti-covid».


E' quanto scrive l’assessore all’Urbanistica, Antonio Emili, a proposito della corsa contro il tempo per adeguare le scuole, di competenza comunale, alle norme antivirus. Per il delegato di Cicchetti si tratterebbe di un «risultato straordinario da ascrivere al merito dell'ufficio tecnico del Comune». In questo lasso di tempo si è riusciti anche a ultimare l'isolamento del manto di copertura della "Cirese" e il raddoppio dei bagni in dotazione alla "Majorana" di Villa Reatina. Emili poi parla del rinvio dell’apertura delle scuole reatine al 24 settembre: «Una decisione sofferta e pur tuttavia necessaria per rimediare alla pretesa del Governo e della Regione Lazio di imporre il 14 settembre quale data di riapertura delle scuole».

E poi lancia una bordata al governo nazionale reo di aver lasciato gli istituti «senza banchi, senza dirigenti, senza insegnanti, senza collaboratori e senza le figure responsabili dell'organizzazione anti-covid». E non risparmia nemmeno il presidente Zigaretti per la «decisione di non differire a data successiva al Referendum l'inizio delle lezioni scolastiche, malgrado l'evidente carenza di organico che ne avrebbe precluso la ripresa il 14 e pur a fronte dell'imminente consultazione elettorale che avrebbe indotto chiunque a posticipare la riapertura delle scuole, anche e solo per evitare l'altrimenti inevitabile duplicazione dei costi di sanificazione degli ambienti didattici».

Una scelta che avrebbe spinto molti sindaci del reatino a posticipare l’apertura delle scuole. Per Emili tutto ciò non avrebbe fatto che aumentare la distanza tra governanti e governati. E apprezza l’impegno dei Comuni a prescindere dal colore politico. «Le sole a brillare – sottolinea – sono state le amministrazioni locali di ogni orientamento politico, dato l'immane sforzo profuso allo scopo di adeguare le scuole nell'esiguo tempo messo loro a disposizione dai finanziamenti ricevuti dal Governo».


E conclude: «Di tale impresa, quale assessore al ramo ringrazio ancora i tecnici del settore dei lavori pubblici per aver onorato la missione cui eravamo chiamati al fine di restituire la scuola ai nostri più piccoli concittadini, senza necessità di ricorrere ai moduli, alla didattica a distanza, ai doppi turni e ad altre soluzioni disagevoli per gli alunni e le famiglie». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero