Cimitero inaccessibile per invasione di cinghiali

Cimitero inaccessibile per invasione di cinghiali
RIETI - In alcuni casi – per recarsi nel cimitero di Fiamignano per una pia preghiera sulla tomba dei propri cari – sono necessari un pizzico di coraggio e un...

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RIETI - In alcuni casi – per recarsi nel cimitero di Fiamignano per una pia preghiera sulla tomba dei propri cari – sono necessari un pizzico di coraggio e un po’ di spirito di avventura per via di qualche ospite decisamente indesiderato e poco adatto a quei luoghi. Così lo scorso 22 agosto, nel tardo pomeriggio poco dopo le 16.30, è servito l’intervento dei carabinieri per sgomberare il camposanto da un branco di cinghiali che impedivano l’ingresso ad un visitatore impaurito. Tra l’altro senza la minima intenzione di voler andare via. 


L’uomo, ritenendo quella presenza pericolosa, ha allertato i carabinieri-forestale che, una volta sul posto, sono riusciti, in sicurezza, ad allontanare dal cimitero il branco di cinghiali composto da 7-8 esemplari. 

Episodi sempre più frequenti. Episodi che si ripeterebbero frequentemente creando disagi ed apprensione nonché il rischio – per i cari estinti – di venire violati dai profondi scavi che i cinghiali solitamente effettuano nel terreno quando sono in cerca di cibo. 
Una presenza decisamente ingombrante e poco devota per quel luogo sacro dove la vicinanza di una fonte di acqua è motivo di attrattiva per i pesanti animali. In questo caso però la responsabilità – oltre che degli invadenti cinghiali - è anche a carico dei visitatori come ha spiegato il sindaco di Fiamignano Filippo Lucentini.

Il problema. «E’ una problematica che conosco - spiega il sindaco - Si tratta di episodi sporadici ma che si verificano quando qualcuno lascia distrattamente il piccolo cancello di accesso aperto. Per consentire sempre a tutti, soprattutto nei mesi estivi, di visitare i propri cari in qualsiasi orario e senza limitazioni o fasce orarie, viene lasciato aperto il cancello. Sarebbe sufficiente l’accortezza di richiuderselo alle proprie spalle quando si va via per evitare questi episodi. Si tratta di fauna selvatica con cui ormai siamo costretti a convivere specie poi nei nostri territori». 

La presenza del cinghiale è molto forte e radicata nel Cicolano: «Ce li ritroviamo sotto i balconi, in piazza e vicino al monumento ai Caduti. Poi lì al cimitero c’è una sorgente di acqua dove questi animali vanno a bere – prosegue il sindaco Lucentini – il problema non è certo nuovo tanto che già da tempo sono state attivate e interessate tutte le autorità preposte, Regione Lazio e carabinieri-forestale».  Poi un’importante raccomandazione: «Il cinghiale non è un animale aggressivo né pericoloso per l’uomo però se, come mi è capitato di sentire – chiude il primo cittadino di Fiamignano – si brandiscono bastoni, gli vengono lanciati dei sassi o aizzati i cani allora potrebbe reagire diversamente». Uomo avvisato…

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Il Messaggero