Cantalice ko 2-0 sul campo del Centro Sportivo Primavera retrocede in Promozione. Panfilo: «Ripartiremo a testa alta»

Il presidente Franco Panfilo (foto Pierpaolo Rossi)
RIETI -  Il Cantalice è retrocesso in Promozione. Ad Aprilia, sul campo del Centro Sportivo Primavera, termina 2-0 l’ultima gara di Eccellenza. Gli ospiti...

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RIETI -  Il Cantalice è retrocesso in Promozione. Ad Aprilia, sul campo del Centro Sportivo Primavera, termina 2-0 l’ultima gara di Eccellenza. Gli ospiti conquistano la salvezza diretta, i reatini invece, dopo la loro prima stagione di Eccellenza abbandonano il torneo ma a testa altissima. Non bastano i sette risultati utili consecutivi delle precedenti uscite (15 punti in sette gare) per raggiungere l’obiettivo playout. Dopo una stagione tra alti e bassi, condizionata anche dal Covid, il Cantalice ha comunque detto la sua, portando entusiasmo e voglia di calcio tra il suo pubblico. 

La gara 

Alla gara assenti per squalifica Rossi e Accado, molti giocatori si presentano non al top della forma fisica, tra tutti Monaco. 

Cantalice che parte un po’ contratto ma dopo il primo quarto d’ora prende le redini del gioco. Scaramuzzino mantiene inviolata la porta sulle incursioni de padroni di casa ma alla metà del primo tempo arriva il gol ospite: su corner è 1-0. 

La ripresa viene giocata sulle stesse corde della prima frazione. Il Cantalice si difende bene, si presenta più volte sulla meta campo avversaria ma non punge. Il Centro Sportivo Primavera ne approfitta e ancora sugli sviluppi di un corner raddoppia chiudendo i conti. 

Le dichiarazioni 

Il presidente Franco Panfilo: «La matematica ci ha condannato ma quello che hanno fatto i ragazzi nel finale di stagione vale la salvezza. Ora è sicuramente difficile risollevare il morale ma ripartiamo da qui a testa alta. Durante questa stagione abbiamo creato una grade squadra e un grande gruppo, passata la delusione ripartiremo. Siamo arrivati alla gara con una formazione rimaneggiata e dispiace ma oltre questo ai ragazzi non si può rimproverare nulla. Non si può essere contenti della retrocessione, ma siamo contenti di aver vissuto questa esperienza, i ragazzi ci hanno fatto vivere un sogno».

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Il Messaggero