A un mese e mezzo dall'inaugurazione il Comune di Borgorose resta una scatola vuota Il video della struttura a un mese e mezzo dall'inaugurazione

Il Comune di Borgorose
RIETI - Degrado e sporcizia. Sporcizia e degrado. Sono queste le condizioni in cui versa, ad un mese e mezzo dall’inaugurazione, la sede del Municipio di Borgorose....

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RIETI - Degrado e sporcizia. Sporcizia e degrado. Sono queste le condizioni in cui versa, ad un mese e mezzo dall’inaugurazione, la sede del Municipio di Borgorose. Struttura inaugurata il 7 ottobre, in pompa magna e alla presenza di molte istituzioni e del direttore d’orchestra aquilano Leonardo De Amici che, in quell’occasione, ha ricevuto la cittadinanza onoraria. Presente ancche l’industriale locale Giovacchino Costantini al quale è stata riconosciuta la benemerenza civica. 

La situazione. La struttura, però, dopo un mese e mezzo dal taglio del nastro, presenta ancora molte criticità. «A quasi due mesi dall’inaugurazione – spiega il consigliere di minoranza, Angelo Carducci – ancora è tutto chiuso. I dipendenti si trovano sempre nei locali dell’istituto Tecnico economico che ancora ospitano gli uffici. I lavori non sono finiti e tutto versa in una condizione di estremo degrado. Il piazzale antistante la sede comunale presenta ancora delle buche che andranno messe in sicurezza. Questo significa - prosegue Dionisi - che i lavori sono ancora in itinere. La domanda che sorge spontanea allora è: perché inaugurare i fine lavori con due mesi di anticipo?». 

Gli interrogativi. Ricordiamo, in merito, che il gruppo la minoranza “Un Comune per tutti” disertò all’epoca la manifestazione a causa di forti contrasti con la maggioranza. Il consiglio comunale straordinario, convocato per discutere il riconoscimento della cittadinanza onoraria alle due personalità del mondo della cultura e dell’imprenditoria, Leonardo De Amicis e Giovacchino Costantini, era stato infatti convocato commettendo gravi errori procedurali. Alla minoranza non era stata fornita la giusta documentazione secondo il rispetto delle leggi civili. 

Perché tutta questa fretta? «Noi ci domandiamo - dichiara oggi la capogruppo Daniela Giuliani - perché tutta questa fretta di fare un’inaugurazione oltre un mese e mezzo fa, alla presenza di tutte le istituzioni per inaugurare cosa? Una scatola vuota, di fatto, in cui dentro non sono stati ancora trasferiti tutti gli uffici che a tutt’oggi sono in una sede non adatta, con grande disagio per gli stessi impiegati, senza contare che i consigli comunali avvengono in una stanza piccola dove i consiglieri sono obbligati a dare le spalle al pubblico».

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Il Messaggero