Bimbo di sedici mesi rischia di morire per un biscotto di traverso, salvato dagli operatori del 118

Bimbo di sedici mesi rischia di morire per un biscotto di traverso, salvato dagli operatori del 118
RIETI - Attimi di terrore e poi il lieto fine con il bambino, di un anno e quattro mesi, che, grazie all’intervento degli operatori del 118, torna finalmente a...

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RIETI - Attimi di terrore e poi il lieto fine con il bambino, di un anno e quattro mesi, che, grazie all’intervento degli operatori del 118, torna finalmente a respirare. E’ un fatto di cronaca, quello accaduto nelle prime ore del mattino di giovedì a Gavignano (frazione del comune di Forano) ma che si è trasformato in una storia in cui a giocare un ruolo decisivo, da protagonisti come gli eroi buoni delle fiabe, sono stati gli operatori del 118 della postazione di Stimigliano e la loro grande competenza. 

Erano circa le ore 7 quando il centralino delle emergenze ha squillato. Dall’altro capo della cornetta una coppia di coniugi di origini nigeriane, residente insieme ad altri connazionali in un appartamento situato nella frazione foranese, chiedeva disperatamente aiuto per il proprio bambino che, mentre stava mangiando, aveva iniziato a dare segni di soffocamento, forse a causa di un biscotto che gli stava ostruendo la gola, impedendogli di respirare.

Quando, dopo pochi minuti dall’allarme, i soccorritori sono arrivati nell’abitazione insieme ai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Poggio Mirteto, il piccolo stava perdendo coscienza e i familiari non sapevano cosa fare per aiutarlo. A quel punto, gli operatori del 118 hanno iniziato a praticare gli interventi finalizzati all’estrazione del corpo estraneo con una serie di manovre disostruttive pediatriche e di rianimazione che hanno permesso al bimbo di riprendere i sensi ed essere tratto in salvo. 

In quegli attimi concitati è stato fondamentale l’ausilio dei militari del Norm di Poggio Mirteto che hanno consentito ai soccorritori di lavorare serenamente e in sicurezza, tentando anche di tranquillizzare i familiari del piccolo, terrorizzati all’idea che non potesse farcela. I carabinieri hanno poi seguito le operazioni di atterraggio dell’eliambulanza di cui, stante la gravità della situazione, era stato richiesto l’intervento.

L’elicottero Pegaso è riuscito infatti ad atterrare a pochi metri dall’abitazione, ma fortunatamente l’azione del 118 ha fatto sì che il piccolo tornasse vigile senza renderne necessario il trasporto in eliambulanza. Medici e infermieri hanno comunque predisposto il trasferimento in ambulanza presso l’ospedale Sant’Andrea di Roma, perché, nonostante fosse stato scongiurato il peggio, erano necessari una serie di controlli finalizzati a escludere che, a seguito dell’ostruzione e della perdita di coscienza, il piccolo avesse riportato danni. 

 

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Il Messaggero