Bimbo annegato in piscina, scatta la gara di solidarietà per aiutare la famiglia. I funerali venerdì

Bimbo annegato in piscina, scatta la gara di solidarietà per aiutare la famiglia. I funerali venerdì
RIETI - Manca ancora l’ufficialità, ma i funerali del piccolo Sako Adama Malick, il bambino ivoriano di tre anni annegato in una piscina di un centro sportivo...

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RIETI - Manca ancora l’ufficialità, ma i funerali del piccolo Sako Adama Malick, il bambino ivoriano di tre anni annegato in una piscina di un centro sportivo romano, nel tardo pomeriggio di domenica, dovrebbero svolgersi venerdì presso la moschea di Roma secondo il rito musulmano. Ma la conferma arriverà solo al termine degli esami autoptici disposti sul corpo del piccolo. 

Il dolore. A Passo Corese, la comunità locale e quella ivoriana sono sconvolte dall’accaduto e il Comune di Fara Sabina sta lavorando per assicurare assistenza alla famiglia distrutta dal dolore per la perdita di Sako. I genitori del bambino si sono trasferiti nella prima frazione farense nel 2013 e i due figli sono nati entrambi a Rieti. Inizialmente, la giovane coppia aveva vissuto con alcuni parenti, sempre a Passo Corese, dove la comunità ivoriana è composta da una sessantina di persone che si conoscono e si aiutano vicendevolmente.

Gara di solidarietà. Da lunedì, tutti si sono stretti intorno ai genitori di Sako. Soprattutto alla mamma, che da domenica è piombata in uno stato di profondo shock, ed è sempre assistita nella sua casa di via Sant’Antimo - una traversa di viale San Francesco, tra la chiesa Santa Croce e la stazione ferroviaria - da parenti e amiche. Nella comunità ivoriana, la donna è descritta come «una mamma bravissima che cura tanto i suoi figli, sia la femmina, sia il piccolo che era un bambino bellissimo». Attualmente la sorellina di Sako si trova da alcuni parenti a Roma. Così ha scelto il papà per preservarla dal caos doloroso di questi giorni, informando la scuola che l’alunna non avrebbe frequentato le lezioni. 

L'impegno del sindaco. Della scomparsa di Sako hanno appreso anche i genitori degli alunni dell’istituto comprensivo di Fara Sabina, sconcertati dal dramma che ha travolto la famiglia, alla quale ha espresso vicinanza l’amministrazione comunale di Fara Sabina. La sindaca Roberta Cuneo, ha ricevuto il genitore assicurando lui pieno sostegno. «Abbiamo diverse idee in mente per poterli aiutare – interviene il vicesindaco e assessore ai Servizi sociali del Comune di Fara Sabina, Simone Fratini – Ci confronteremo con loro nei prossimi giorni, sempre mantenendo un atteggiamento di massima discrezione e rispetto per il grande dolore che stanno provando. Non vogliamo essere invadenti, ma vogliamo rispettare i loro tempi e capire quali sono le loro necessità alle quali rispondere attraverso i servizi sociali». 

Le indagini sull'episodio. Intanto, le indagini condotte dai carabinieri della stazione Roma Centocelle insieme al Nucleo operativo della compagnia Roma Casilina sotto la direzione della Procura, proseguono per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Sako domenica pomeriggio era andato a Roma con la mamma e la sorellina. Il papà era rimasto a casa perché doveva lavorare, mentre la mamma e i figli erano stati invitati al battesimo di una bambina figlia di una coppia della Costa d’Avorio i cui festeggiamenti si svolgevano in una sala situata all’interno di un circolo sportivo di Centocelle, dove ora restano solo i palloncini rosa appesi alle pareti e tanto dolore. 

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Il Messaggero