RIETI - Ieri mattina, 15 agosto, scoperta la scultura in legno realizzata dal Maestro Ferdinando Codognotto, che illustra simbolicamente il Centenario dell’Opera Nazionale...
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Un forte legame quello che portò Padre Giovanni Minozzi, originario della frazione di Preta di Amatrice, a fondare nel 1919 il primo edificio della futura Opera, quello Femminile, oggi purtroppo completamente distrutto dal sisma del 2016. Simbolicamente sono stati lanciati alla fine della celebrazione dodici palloncini, in ricordo delle prime dodici orfanelle ospitate nell’Istituto.
Il 17 agosto ad Amatrice si svolgerà la presentazione della Casa del Futuro e del progetto che vedrà la ricostruzione del complesso. Il 18 la celebrazione religiosa con il Vescovo di Rieti Domenico Pompili. L'Opera, che ancora oggi dopo 100 anni è più viva che mai con le famiglie religiose delle Ancelle e dei Discepoli, ora è impegnata in questa ennesima impresa. “Don Minozzi era un uomo che guardava sempre al cielo, ma non per estraniarsi bensì per prendere dal cielo l’ispirazione per le sue opere terrene -ha detto Celiberti- noi abbiamo grande fede in Dio ma questa volta ci vorrà la collaborazione di tutti, non solo dell’Opera, ma dei cittadini, dell’Italia, del governo e di tutti i cattolici”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero