Autovelox di Torricella, crescono dubbi e battaglia legale sulla regolarità della postazione

Autovelox di Torricella, crescono dubbi e battaglia legale sulla regolarità della postazione
RIETI - Nessun illecito né errore amministrativo secondo il sindaco e la sua giunta. Tutto il contrario secondo l’opposizione. Al centro del contendere...

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RIETI - Nessun illecito né errore amministrativo secondo il sindaco e la sua giunta. Tutto il contrario secondo l’opposizione. Al centro del contendere l’appalto per installazione e gestione di un autovelox sulla Salaria, ma anche tanti altri atti amministrativi, inclusi i bilanci comunali. 


Ora il gruppo di minoranza “Insieme per il Territorio” ha inviato tutto alla Corte dei conti dopo aver fatto arrivare ampia documentazione sul tavolo del Prefetto. 

E’ la sintesi del botta e risposta al Comune di Torricella in Sabina, iniziato due giorni fa quando la maggioranza ha inviato una nota di replica ad un articolo de Il Messaggero di lunedì scorso, nel quale si ipotizzava un errore tecnico burocratico che avrebbe potuto rendere nulle le multe elevate dalla “macchinetta” gestita dal Comune di Torricella sulla Salaria e finita al centro di molte polemiche da parte degli automobilisti. 

Tutto regolare. Tutto nasceva a febbraio 2021, quando il sindaco Floriana Broccoletti con il provvedimento numero 1 dell’8 febbraio aveva assunto la responsabilità dell’area finanziario-contabile-tributi. Una mossa consentita per i comuni sotto i cinquemila abitanti, con la legge che prevede che in caso di attribuzione dei poteri al sindaco ci debba essere una delibera di giunta a ratificare il tutto. Proprio quest’ultimo passaggio sarebbe arrivato con 2 anni e 8 mesi di ritardo, con la delibera 62 dell’8 ottobre scorso. 

«L’amministrazione comunale di Torricella intende rassicurare l’opinione pubblica rispetto ai dubbi sollevati dalla minoranza», si legge nella nota del Comune che poi, dopo aver riassunto il nodo burocratico contestato dall’opposizione, chiarisce: «In verità il provvedimento dell’8 febbraio 2021 è assolutamente legittimo, in quanto segue l’iter previsto per i comuni sotto i cinquemila abitanti. Infatti, il 20 gennaio 2021 era stata adottata la delibera di giunta numero 10 riguardante le attribuzioni di responsabilità degli uffici e dei servizi, opportunamente richiamata nel decreto sindacale. La delibera numero 62, infatti, propone una semplice conferma di quanto stabilito nel decreto sindacale numero 1. Sarebbe bastata un’attenta lettura degli atti e sarebbe pertanto stato sufficiente aspettare le relative risposte per evitare di generare tanto falso e inutile allarmismo su una materia così delicata come la sicurezza stradale». 

Risposta evasiva. Tutto chiarito? Non sembra affatto così per i componenti di “Insieme per il territorio” che replicano in maniera secca: «Una nota sconcertante che non solo assume la forma dell’irreale e del paradosso, ma non ha nulla a che fare con quanto chiesto». Dopo aver respinto la morale sulla sicurezza stradale, aggiungono: «Nella delibera di giunta 10 del gennaio 2021 si apprende che, in caso di assenza del sindaco, il vice sindaco ha la competenza dell’area affari generali-amministrativo-servizi demografici e sociale. Viene attribuito al sindaco la competenza gestionale dell’area finanziaria-contabile-tributi che, come scritto nella stessa delibera, verrà esercitata a seguito di decreto sindacale». Quello fatto a febbraio 2021, per l’appunto. La minoranza fa notare che quell’atto doveva essere seguito (e non preceduto) da delibera di giunta, come dispone la legge 388 del 2000. Un atto che sarebbe arrivata solo l’8 ottobre 2023. 

«La domanda a cui ad oggi non è pervenuta risposta – conclude “Uniti per il Territorio – è una: dal giorno in cui il sindaco faceva il decreto sindacale e fino ad oggi, quando compare improvvisamente la delibera di giunta che gli conferisce pieni poteri, con la quale titolarità in questi due anni e otto mesi ha svolto il ruolo?». Una domanda che era stata fatta al Prefetto e che ora è arrivata anche alla Corte dei conti. La palla ora passa a loro per stabilire se l’installazione dell’autovelox lungo la Salaria sia legittima e, con esso, le multe elevate, ma anche tutti gli altri atti amministrativi del Comune di Torricella.

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Il Messaggero