Rieti, atti vandalici alla scuola confessa il responsabile

Atti vandalici alla scuola di Cantalupo
CANTALUPO - L’autore degli atti vandalici nei confronti della scuola elementare e materna di Cantalupo ha confessato. E’ un ragazzo che accompagnato dai propri genitori si è...

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CANTALUPO - L’autore degli atti vandalici nei confronti della scuola elementare e materna di Cantalupo ha confessato. E’ un ragazzo che accompagnato dai propri genitori si è presentato in Comune, negli uffici del sindaco Paolo Rinalduzzi e ha raccontato cosa è successo.




A darne notizia il Comune di Cantalupo che ha un proprio profilo facebook dove ha scritto “leri mattina, nell'ufficio del Sindaco, si è presentato un ragazzo accompagnato da uno dei suoi genitori, per assumersi la paternità dell'atto di vandalismo riscontrato qualche giorno fa, all'interno del giardino della scuola. Un gesto di grande responsabilità, che di sicuro non cancella ciò che è accaduto, ma che per la sua spontanea sincerità e per il coraggio, rende onore a questo giovane ragazzo. Nei prossimi giorni, decideremo insieme cosa fare per "risarcire" l'Amministrazione, tuttavia crediamo che la cosa migliore sia quella di coinvolgere lo stesso in qualche lavoro di pubblica utilità, che lo renda consapevole del valore e del lavoro che quotidianamente svolgiamo per rendere più dignitoso il luogo in cui viviamo. Tempo fa, un mezzo comunale, è stato gravemente danneggiato e nonostante la nostra disponibilità a comprendere le ragioni di chi, ancora troppo immaturo, non è altrettanto consapevole di ciò che fa, stiamo ancora aspettando che qualcuno compia lo stesso gesto. C'è sempre tempo per recuperare e ciò che è accaduto ieri, ci fa ben sperare, prima che sia troppo tardi!”.



Gli atti vandalici erano stati compiuti una settimana fa con scritte sui muri della scuola e le tapparelle bucate con sassi e corpi contundenti. Immediate erano state le reazioni di sdegno e la condanna unanime del gesto che ora, ha nel suo autore, un nome e un cognome. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero